domenica 31 ottobre 2010

Grazie per il promemoria

Manifesto pubblicitario Easy Jet per la tratta Roma Fiumicino - Amsterdam.

"16,99 € (solo andata) Roma Fiumicino - Amsterdam: LASCIATE A CASA IL FIDANZATO."

Cari amici di Easy Jet, PERCHE' RIVANGARE ANCORA, DOPO 7 MESI?
Ve l'eravate segnato sulle memorie di bordo che io il 26 marzo u.s. sono partita per Amsterdam da Fiumicino e ho lasciato a casa il fidanzato perché lui a sua volta aveva lasciato a casa il documento?
Vi sembra carino costellare i miei camminamenti di codesti manifesti per ricordarmi quanto sono stata felice di partire per un romantico fine settimana DA SOLA?

giovedì 28 ottobre 2010

L'enfant terrible

Macché Rachmaninov 3 (quello del film), macché Brahms 2 (considerato il più mastodontico), macché Tchaikovskij 1 (ultrafamoso e pieno di pathos). I concerti per pianoforte e orchestra più belli sono quelli di Prokofiev, specialmente il 3, ma anche l'1 non scherza. Non c'è mai stata una musica, classica o moderna (neanche rock!) che mi abbia emozionato così tanto come questi due concerti.
Quanta modernità, ma che dico modernità: quanta attualità in questo compositore assolutamente insofferente delle regole, ribelle ai canoni della musica e della composizione che vigevano ai suoi tempi, deciso ad andare per la propria strada alla ricerca di una novità tutta sua.

A tale proposito e a vostro beneficio (?), linkerò il mio pianista preferito che esegue una superba interpretazione del primo movimento di Prokofiev 1. E quale malvagia soddisfazione nel riconoscere quella nota sporca, quasi all'inizio. Tiè.

martedì 26 ottobre 2010

Welcome to the Haiku Parade/16

Questa non ve l'aspettavate, eh?!
Ebbene sì: il tedio generatosi festinamente al convegno di stamani è riuscito a produrre l'inizio di una nuova, inattesa stagione poetica (?).
Qui il link di ripasso, per chi si fosse sintonizzato soltanto adesso.

Per riallacciarmi all'autentica tradizione haikuetica, il componimento di oggi ha per tema la natura, nella stagione corrente.

Ginko Biloba

Vento d'ottobre
apre ventagli d'oro
sul cielo grigio.

[applausi]

lunedì 25 ottobre 2010

Se qualcuno l'ha visto in italiano, me lo racconta, per favore?

Acquistato coi soliti sistemi il film "London River" del 2010, con la superba Brenda Blethyn, ma mi mancano i sottotitoli (perché io quando compro un film su internet lo compro sempre in lingua originale). Non riesco a trovare i sottotitoli, ma mi dico: via, che sarà mai. E' un film inglese, l'inglese lo capisco meglio dell'americano, sarà l'ora di cominciare ad abbandonare questa coperta di Linus?
Molto bene.

Dopo poco dall'inizio del film la nostra eroina fa l'incontro del coprotagonista, un africano proveniente da non so quale ex-colonia francese. Lui non parla inglese. Sfortunatamente per me, lei però parla francese, e per venirgli incontro parlano tutto il tempo in francese. Io non so il francese.
Quindi di tutto questo film comprendo il 30% dei dialoghi, il resto lo provo a indovinare dall'assonanza francese-italiano, dall'assonanza inglese-tedesco (sottotitoli tedeschi sovraimpressi) ma ovviamente non so neanche il tedesco, o per meglio dire non lo indovino affatto.

A un certo punto il vecchio africano viene interrogato dalla polizia, ma la sfortuna (ancora) vuole che il poliziotto sia una specie di pied-noir, uno che ha vissuto in Africa, musulmano per giunta, in definitiva è un francofono. E così per mettere a suo agio il vecchio, gli parla in francese. Poi entra Brenda Blethyn e il poliziotto, in inglese, le fa: "il vecchio qui non parla inglese quindi le tradurrò cosa mi ha appena raccontato". Evvai!, dico io.
SFORTUNATAMENTE (ancora), Mrs. Blethyn gli fa: "non si preoccupi, parli pure francese, io il francese lo so".

Ma io NO.

domenica 24 ottobre 2010

Siam toscani, si fa per ridere...

A grande richiesta, le mie due barzellette preferite, da citare sempre insieme e in questa successione.

1) Un uomo entra in un caffè: splash!
2) Un uomo entra nei Guns 'n' Roses: Slash!

giovedì 21 ottobre 2010

Are you still waiting for that same day to come?

"L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio."

da Le città invisibili, Italo Calvino

(che secondo me è poi stato efficacemente condensato da Elisa Toffoli con "make heaven out of hell". E a questo punto mi sembra il caso di linkare la bellissima canzone, mia preferita tra quelle della suddetta)

lunedì 18 ottobre 2010

Ricetta penne alla puttanesca

Note: la più semplice delle ricette elaborate, di grande gusto ed economica... Per fare prima, si possono sostituire i filetti di acciuga con una strizzata di pasta di acciughe. Che è anche un ottima salsa per tartine preventivamente spalmate di burro.

per 2 persone

Fate soffriggere due spicchi di aglio in una padella con olio d’oliva, poi toglieteli.
Spezzettate 8 filetti di acciuga, tagliate a metà una manciata di olive nere o verdi, sciacquate e strizzate una cucchiaiata di capperi sottaceto. Versate il tutto nella padella e lasciate rosolare per un minuto.
Aggiungete passata di pomodoro e/o polpa di pomodoro, cuocete a fuoco basso per una decina di minuti. Aggiungete peperoncino macinato e origano.
Nel frattempo cuocete 160 grammi di pasta in abbondante acqua salata. Scolate la pasta e conditela in una ciotola con il sugo preparato oppure ripassandola nella padella.

lunedì 11 ottobre 2010

Colei che è senza peccato, scagli la prima pietra contro Katia

Aleksej: "Sappiate, Katerina Ivanovna, che effettivamente voi non amate che lui. E, più lui vi fa oltraggio, più amore voi gli portate. Qui appunto sta la vostra autotortura. Lo amate proprio tal quale: in quanto vi oltraggia, voi lo amate. Se si correggesse, subito voi lo abbandonereste e vi disamorereste di lui. Egli v'è indispensabile, invece, per prospettarvi continuamente l'eroismo della vostra fedeltà e per rinfacciargli l'infedeltà sua. E tutto questo per l'orgoglio che avete. Oh, qui si assiste a un gran sfoggio di umiltà e di umiliazioni, ma alla base di tutto c'è l'orgoglio..."

da I Fratelli Karamazov, F. M. Dostoevskij