Stasera ho visto (al cinema sotto le stelle, yucu') il film dell'anno (stagione) 2011/2012: non ho sotto mano l'elenco dei 150 film che ho visto, né ho voglia di andarlo a prendere, ma se non mi viene in mente un altro film più clamoroso vuol dire che ho ragione: Piccole bugie tra amici è il film dell'anno. Il regista non ricordo chi è, ora mi fa fatica cercare anche quello.
Comunque: una versione anni '10 de Il grande freddo, ma meno stronzata-anni-80, meno nostalgico-naif, meno pieno di luoghi comuni. Sicuramente tanto più divertente, spesso esilarante. L'aspetto che più lo distingue da IGF è secondo me che l'analisi dei personaggi non è tanto basata su cosa fanno nella vita, quanti figli hanno, etc ma semplicemente sulle loro personalità ed emotività. Sembra una boiata ma pensateci bene: non lo è affatto!
A proposito di ilarità: eravamo contornati da varie checche isteriche (varie, almeno 5!). Siccome si rideva e di gusto, e io in particolare sono una che ama ridere, la persona accanto a me dopo poco mi fa: "ma trova tutto così divertente? Fa così tanto ridere?", al che io rispondo: "Sì, tanto, ma è un problema?" - risposta: "No, no". Allora mi domando perché non viene mossa la stessa obiezione a tutte le cento persone che stanno ridendo insieme a me. O meglio: visto che siamo in cento a ridere, forse dovresti ridere anche te, invece di blastare me. Vabbè.
Durante l'intervallo vado in bagno, ma al mio ritorno vengo a sapere dal mio compagno di visione (ho ancora qualche difficoltà ad identificarlo come mio marito...) che la solita persona di prima, appartenente al gruppetto di cui sopra, ha redarguito le due povere signore sedute dietro a noi: "Ma insomma, cosa c'è così tanto da ridere, si può sapere?! Se volevo stare in mezzo a questo chiasso andavo sulla Sala [notoria piazzetta della movida pistoiese], stasera!"
Menomale io non c'ero... Chi mi conosce può temere il perché.
Comunque: una versione anni '10 de Il grande freddo, ma meno stronzata-anni-80, meno nostalgico-naif, meno pieno di luoghi comuni. Sicuramente tanto più divertente, spesso esilarante. L'aspetto che più lo distingue da IGF è secondo me che l'analisi dei personaggi non è tanto basata su cosa fanno nella vita, quanti figli hanno, etc ma semplicemente sulle loro personalità ed emotività. Sembra una boiata ma pensateci bene: non lo è affatto!
A proposito di ilarità: eravamo contornati da varie checche isteriche (varie, almeno 5!). Siccome si rideva e di gusto, e io in particolare sono una che ama ridere, la persona accanto a me dopo poco mi fa: "ma trova tutto così divertente? Fa così tanto ridere?", al che io rispondo: "Sì, tanto, ma è un problema?" - risposta: "No, no". Allora mi domando perché non viene mossa la stessa obiezione a tutte le cento persone che stanno ridendo insieme a me. O meglio: visto che siamo in cento a ridere, forse dovresti ridere anche te, invece di blastare me. Vabbè.
Durante l'intervallo vado in bagno, ma al mio ritorno vengo a sapere dal mio compagno di visione (ho ancora qualche difficoltà ad identificarlo come mio marito...) che la solita persona di prima, appartenente al gruppetto di cui sopra, ha redarguito le due povere signore sedute dietro a noi: "Ma insomma, cosa c'è così tanto da ridere, si può sapere?! Se volevo stare in mezzo a questo chiasso andavo sulla Sala [notoria piazzetta della movida pistoiese], stasera!"
Menomale io non c'ero... Chi mi conosce può temere il perché.
Nessun commento:
Posta un commento