Le due morti neonatali degli scorsi giorni negli ospedali italiani offrono ai notiziari l'occasione per rinfrescare alcune statistiche. Per esempio quella sul costante aumento dei tagli cesarei, che oggi si attestano al 35% dei parti totali nel nostro paese. Sono tanti, considerando che il taglio cesareo dovrebbe essere praticato solamente in caso di parti problematici, e considerando anche che la gravidanza e il parto non sono patologie ma processi naturali - tra l'altro anche molto salutari per il metabolismo della donna.
Tra le cause di questo aumento figurano indubbiamente il crescente numero di problematicità legate al parto. E casualmente, ci sono sempre più parti in età "avanzata", ovvero dopo i 35 anni. Casualmente? I medici confermano che non è un caso. La donna, il mammifero femmina di homo sapiens sapiens, ha il proprio culmine di fertilità tra i 20 e i 30 anni di età, decade che rappresenta anche il periodo ideale per la gravidanza e l'accudimento dei piccoli, per tutta una serie di ragioni (sollevare e portare in giro un peso di 10 kg a 25 anni o a 35 anni non è la stessa cosa, tanto per dirne una). La fertilità è comunque buona fino ai 35 anni, mentre si abbatte dopo, con abbinati problemi di gestazione e complicazioni varie, specialmente se si tratta della prima gravidanza.
Sappiamo tutti perché le donne diventano mamme sempre più tardi: studiano di più, lavorano, fanno carriera, cercano la realizzazione personale, tutte cose buone e giuste. E' un mondo difficile, quello in cui viviamo, e le donne lo sperimentano più degli uomini. Per cui l'adagio "ai figli ci penserò più avanti perché adesso devo sistemare la carriera" sta quasi scomparendo, dal momento che "più avanti" sta diventando la normalità. Se proviamo ad intervistare delle 25enni italiane a proposito di una eventuale gravidanza (a 25 anni), risponderanno perlopiù stupite ed inorridite. "Ma come?! E' così presto! Sono così giovane!". Di conseguenza si è diffuso anche l'equivoco che "siccome non posso fare dei figli a 25 anni ma li farò forse a 35, e siccome tutte le altre fanno come me, allora questo è normale, allora questo si può fare senza problemi". Salvo poi disperarsi quando il figlio tarda misteriosamente ad arrivare.
Ricordate la teoria dell'evoluzionismo di Lamarck? La giraffa ha il collo lungo perché sforzandosi di allungarlo durante la propria vita per mangiare foglie più in alto, trasmette lo "sforzo" in termini di patrimonio genetico ai propri piccoli. Così se tante donne si sforzano di non fare figli fino a 35 anni, arrivate a 35 anni il corpo obbedisce e sforna il figlio, non prima. Questo si sente dire anche nelle chiacchiere da bar, più o meno...
Notoriamente, la teoria di Lamarck è stata smentita, mentre è stata confermata quella Darwiniana. Ovvero: forse, se le donne continueranno a voler fare figli dopo i 35 anni, il patrimonio genetico umano andrà sempre più verso quella direzione. Infatti riusciranno a proliferare solo quelle donne che riusciranno a portare a termine queste problematiche gravidanze, e che trasmetteranno il gene della "maternità anziana" alla prole, mentre le donne che riescono a proliferare soltanto nell'età biologicamente idonea non riusciranno a figliare e quindi a portare avanti le proprie caratteristiche. Questo potrebbe succedere perché l'istinto di conservazione della specie (e quindi del patrimonio genetico che la rappresenta) si indirizzerà necessariamente verso la salvezza, quella che sia la strada. Ma il percorso è lungo, e qui entra in scena il fattore tempo: qualsiasi tipo di evoluzione biologica dovesse intraprendere la specie umana, essa seguirà tempi biologici, non certo tempi storici, come già scriveva il professor Enzo Tiezzi nel 1987.
Questo significa che sì, se vogliamo la donna emancipata e il figlio "dopo, con comodo", possiamo con fiducia continuare a fare come stiamo facendo oggi: tra qualche milione di anni avremo neomamme di 40 anni perfettamente efficienti e fertili al momento giusto.
Nel frattempo, se non avete niente in contrario, sono previsti milioni di donne future che non riusciranno a rimanere incinte, aborti spontanei, malformazioni incurabili, cure per la fertilità che falliranno, senso di impotenza e di inutilità diffuso nel genere femminile, crisi di coppia, eccetera. Chi è disposta a sacrificare la propria vocazione di mamma per il progresso (?) della doppia elica, si faccia avanti!
6 commenti:
"si indirizzerà necessariamente verso la salvezza". o verso l'estinzione.
sì, certo, non è da escludere anche l'estinzione. per ora è andata meglio, comunque.
Io voto per l'estinzione.
secondo alcune indiscrezioni, l'estinzione della specie umana favorirà il predominio sul pianeta terra di una nuova razza di scimmie, dotate di poteri mistici.
8(°)
Allora: estinguiamoci.
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