mercoledì 2 dicembre 2009

L'idiota

Ho appena finito di leggere L'idiota di Dostoevskij. Alcune considerazioni sulle quali invito chi vuole ad esprimersi.

1) D. ha creato un protagonista eroe/martire, un Cristo del 19° secolo, ma a un certo punto gli scocciava farlo troppo perfetto o forse invece ha pensato di perfezionarlo dandogli una sofferenza incorporata: l'ha fatto epilettico. Guarda caso D. soffriva di epilessia. Un po' di confusione. In compenso il personaggio del "buono a tutto tondo", l'Aleksej de I fratelli Karamazov, risulta un po' piatto. E' il rischio che si corre coi personaggi "semplificati", quindi forse meglio una imperfezione in più che una in meno?

2) Tutte le scene madri vedono casualmente la compresenza di tutti i personaggi, in casa di uno o dell'altro, etc. Molto artificioso e assolutamente fuori dalla realtà. Ai fini della trama è una pecca.

3) La critica al cattolicesimo, alle ideologie marxiane, etc. messa in bocca a non mi ricordo chi verso la fine del romanzo. Si dice che la Chiesa è partita da Cristo per mettere su una specie di SpA, dove la cosa più importante è esercitare il potere sui proseliti, tramite anche le ricchezze accumulate con gli affari "collaterali", e il messaggio di Cristo è stato infine disatteso. Discorsi scontati e già sentiti, ma sempre veri.

4) La protagonista femminile, icona della donna che si tormenta in cerca della parità sessuale e della libertà, alla fine di ogni tentativo rinuncia per prima, per un senso di inadeguatezza e immeritatezza della propria dignità, e si abbandona nelle mani dell'uomo che la fa sentire donna secondo i canoni antichi (ovvero proprietà dell'uomo, e sottomessa). Una cosa che continuiamo a vedere ogni giorno con le donne moderne, insomma.

5) Poca azione per un romanzo di 750 pagine. Rispetto ad altri romanzi di D., il rapporto azione / lunghezza è il più basso che io abbia riscontrato. Insomma, non succede quasi niente, e quel poco che succede viene raccontato da chi lo è venuto a sapere, non in presa diretta.

Detto questo, non è che non mi sia piaciuto. Anzi, nelle ultime 100 pagine mi piace sempre di più; poi quando mi piace al massimo, finisce. Peccato!

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