martedì 27 novembre 2012

Cena del Ringraziamento

Venerdì scorso - per motivi logistici anziché giovedì - abbiamo festeggiato il Ringraziamento insieme ad alcuni amici. Inutile dire che era una scusa per mangiare, con l'idea in più di una "cena a tema".

Menù

Crema di zucca con bacon croccante

Tacchino ripieno di castagne e salsiccia
Puré di patate
Cavoletti di Bruxelles al bacon

Torta di mele accompagnata da panna montata

Vi auguro buon divertimento con la conversione di tsp, tbsp, lbs, oz, cups, nel sistema metrico decimale: bastano calcolatrice, carta, penna, e un quarto d'ora di tempo.


La crema di zucca e il tacchino ripieno erano invece una mia ricetta; seguiranno sviluppi.

Il vino era un Sauvignon Blanc Contessa Lene Thun edizione limitata. Trattavasi di un vino della madonna.
Per accompagnare il dolce abbiamo invece bevuto un Moscato secco di Terracina "Oppidum", Cantina Sant'Andrea.



venerdì 23 novembre 2012

Le donne, che brutte persone/9

Entra in un negozio una tipa sui 35, abbastanza carina, magra, alta, finissimamente vestita con roba di firma, SUV Mercedes parcheggiato sul marciapiede con le 4 frecce, fuori piove e lei si scrolla il giubbino di pelle chiara lamentandosi:
Tipa: "ecco, appena ripreso dalla lavanderia, con tutti i soldi che c'ho speso, mi si è già macchiato di nuovo, guarda che schifo!"
Ade: "anche a me è successo con degli stivali di codesto stesso colore, ho imparato che non andrebbero mai usati con la pioggia... Però in tintoria mi hanno insegnato come fare a smacchiarli, è molto semplice, anche se richiede un po' di giorni [spiegazione del procedimento visto che la tipa si dimostra molto interessata]"
Tipa: "No, guarda, ho bell'e capito, lo riporto in lavanderia e ci rispenderò 35 euro, perché non ne ho né la voglia né il tempo [e considerando che erano le 18 e lei era in giro per negozi, quindi era già uscita dal lavoro, capisco benissimo che non abbia il tempo per fare una cosa che richiede 1 minuto di tempo ripetuto per 4 giorni]"

"Speriamo che non arrivi mai quel giorno, quello in cui avere dei soldi non conterà tanto quanto saper zappare un orto, saper soddisfare i propri bisogni senza avere la sicurezza che ci può pensare un altro (pagato) al posto tuo", ho pensato.

Urti senza conseguenze

Ade: ah è questo il laptop che vendi?
Luca: sì vedi?, è praticamente nuovo, comprato un anno fa, ha solo questo difetto [indica un'ammaccatura su uno spigolo]. E' cascato in terra a lei [indica Eve].
Eve: sì, anche a lui son cascati in terra due volte dei computer.
Ade (con grande stupore, pensando che un laptop che cade in terra debba necessariamente guastarsi): e dopo che è successo?!
Luca: niente, l'ho anche sposata [indicando Eve].

sabato 17 novembre 2012

Ricetta Mont-Blanc mio proprio

Note: per essere una ricetta tirata su a casaccio, devo dire che mi è venuta proprio bene. Girano moltissime versioni di come preparare un Mont-Blanc: io ho fatto un compendio di tutte le cose che preferivo, ed ecco il risultato, neanche troppo difficile da preparare... Magari, avvantaggiarsi con la preparazione di alcune parti sarebbe meglio: io ho preparato in anticipo la meringa e la torta al cioccolato.

Montate a neve in una ciotola a bordi alti fredda di frigo 2 albumi freddi di frigo con 80 g di zucchero a velo. Sbattere alla massima velocità per diversi minuti, finché non si ha una massa soda, lucida e super-compatta. Versate delicatamente tale meringa su una teglia da forno rivestita di carta forno, formando un disco di 1 cm di spessore, infornate a 100° per un paio d'ore (non sto scherzando), o comunque fino a quando la meringa non sarà asciugata (magari dentro rimarrà leggermente appiccicosa ma va bene lo stesso).

Fate raffreddare la meringa, spezzettatela con le mani.

Montate 200 g di panna fresca a cui avrete aggiunto di 2 cucchiai di zucchero a velo. Per montare la panna valgono le stesse raccomandazioni che per montare gli albumi. Mischiate con un cucchiaio la metà della panna montata e tutta la meringa sbriciolata, compattate il miscuglio su un piatto da portata fino a dargli la forma di una "base-torta" di spessore 1-2 cm e diametro 20 cm.
Riponete in frigo.

Nel frattempo vi saranno avanzati da una precedente preparazione 100 g di torta al cioccolato o pan di spagna al cacao - qui finalmente avrete capito che non era semplice come sembrava. In realtà potete prendere un qualsiasi 100 g di pan di spagna al cacao pronto uso, e se non lo trovate al cacao, prendetelo in bianco e aggiungete 2 cucchiai colmi di cacao in polvere al mischione che sto per presentare.
Buttate nel bicchiere del mixer i 100 g di cui sopra, (le due cucchiaiate di cacao se i 100 g erano in bianco,) 100 g di marron glacées a pezzi e 50 g di panna liquida. Frullate finché non apparirà una crema molto soda, praticamente un impasto.

Adesso arriva la parte divertente: sulla base-torta preparata prima, spremete questo impasto con lo schiacciapatate, in modo da ricoprire uniformemente di "spaghetti" marroni la base di panna e meringa. Se vi avanza un po' di impasto (a me per esempio il pistone dello schiacciapatate non riesce a spremere tutto fino in fondo) lavoratelo con le mani bagnate in modo da formare un serpente che dovrete avvolgere intorno alla base-torta, a formare un bordo.

Con la panna montata tenuta da parte riempite una tasca da pasticcere munita di bocchetta stellata e formate tanti ciuffetti decorativi sulla superficie degli spaghetti. Se non avete la tasca da pasticcere o non ne avete voglia, schiaffate la panna montata sopra alla bell'e meglio, ma ricordate che tutto il mio biasimo sarà con voi.

Infine, decorate con pezzi di marron glacées e le immancabili, inestimabili, futilissime violette candite (in vendita nelle migliori e più blasonate pasticcerie alla modica cifra di 15-20 €/kg).




giovedì 15 novembre 2012

Le donne, che brutte persone/8

Ma diamo oggi la parola a uno che la sapeva anche più lunga di me.

"[...] Allora che anche l'uomo non abbia questi diritti. Mentre adesso è la donna è priva del diritto che ha l'uomo. Ed ecco che, per compensare questo diritto, essa agisce sulla sensualità dell'uomo, e attraverso la sensualità lo asservisce a tal punto che sceglie lui solamente per la forma, ma in realtà è lei che sceglie, [...] e acquista un potere eccezionale sulla gente. [...] Dov'è questo potere? Ma dappertutto, in ogni casa. Girate per i negozi in qualunque grande città. Lì ci sono dei milioni [di rubli]; è impossibile valutare le fatiche umane che vi sono state spese; ma guardate i nove decimi di quei negozi, c'è forse qualcosa per uso degli uomini? Tutto il lusso dell'esistenza è richiesto e tenuto su dalle donne.
Contate tutte le fabbriche. Una grandissima parte di esse fa ornamenti senza utilità, carrozze, mobili, giocattoli per le donne. Milioni di persone, generazioni di schiavi periscono nel lavoro da galera delle fabbriche solo per il capriccio delle donne. Le donne, come regine, tengono prigionieri della schiavitù e del lavoro pesante i nove decimi del genere umano. E tutto perché le hanno umiliate, privandole dell'eguaglianza di diritti con gli uomini. Ed ecco che esse si vendicano agendo sulla nostra sensualità, cogliendoci nelle loro reti. Sì, tutto per questo. Le donne si sono trasformate in un tale strumento di eccitazione della sensualità che l'uomo non può trattare con tranquillità la donna."

Lev Tolstoj, La sonata a Kreutzer

mercoledì 7 novembre 2012

Buonanotte

Ore 23:20, sotto le coperte.

Lui: amore, vieni più vicina, che ti scaldo io!
Lei: come il fornetto "Pizza Express Napoli" ?
Lui: Napoli... ce sarai!