giovedì 29 dicembre 2011

Ricetta tronchetto natalizio

Note: preparare le tre componenti rigorosamente nell'ordine. Non aspettare troppo a farcire la pasta, perché via via che raffredda diventa più rigida e quindi difficile da riarrotolare. L'ideale è avere la farcitura pronta da spalmare quando la pasta è ancora tiepida.

Preparate la farcitura facendo sciogliere a bagnomaria 100 g di cioccolato bianco e 30 g di burro, aggiungendo 100 g di panna fresca e mescolando bene il tutto. Riponete la crema in frigo a rassodare per una mezz'ora, poi tiratela fuori e montatela con le fruste elettriche, dovrà raggiungere una consistenza soda.

Preparazione del biscuit - ovvero la pasta.
Separate gli albumi dai tuorli di 4 uova.
Montate con la frusta elettrica i 4 tuorli e 75 g di zucchero, finché saranno gonfi e spumosi.
Aggiungete 75 g di farina, montate a neve i 4 albumi e aggiungeteli delicatamente all'impasto, mescolando dall'alto in basso con una forchetta.
Foderate una teglia da forno rettangolare (di quelle in dotazione al forno medesimo) con carta da forno, spalmateci sopra il composto livellandolo bene e dandogli forma rettangolare, fino a uno spessore di un cm scarso.
Infornate a 180° per 13 minuti, togliete subito dal forno e arrotolate la pasta su se stessa senza togliere il foglio di carta forno, fate raffreddare la pasta in forma di spirale, allargandola un po' dopo qualche minuto e poi di nuovo arrotolandola, in modo da farla rimanere elastica e da non farle prendere delle brutte "crepe" in fase di farcitura.

Spalmate tutta la superficie della pasta con la farcitura, arrotolate.

Preparate la glassa di copertura sciogliendo a bagnomaria 100 g di cioccolato fondente, aggiungendo poi 50 g di panna fresca, 3 cucchiaiate colme di zucchero a velo. Mescolate energicamente e velocemente, poi fate colare la glassa sul tronchetto arrotolato.
A questo punto il tronchetto deve passare almeno mezz'ora in frigo perché la glassa raggiunga la giusta consistenza.

Al momento di servire tagliate via le due fette estreme così che il tronchetto si presenti tagliato "preciso" ai due estremi, e ne sia ben visibile l'interno.
Si può decorare con foglie e funghetti di zucchero colorato, per un maggiore effetto bosco.

giovedì 22 dicembre 2011

Dialoghi in tabaccheria

Cliente donna: "Bocchini ce n'ha?"
La Tabaccaia: "no... io, i bocchini, li fo."

Ricetta cipolline stufate

Note: con la cottura dovrebbero diventare meno mefitiche per l'alito, ma non approfittatene. Comunque sono buonissime e io ne mangio sempre a sfinimento.

Le cipolline borettane sono quelle tonde e molto schiacciate, fresche, di colore giallo chiarissimo tendente al verde, si trovano di solito già pulite (private della buccia secca) confezionate a vassoietti da 250 g nel banco frigo.
Compratene una confezione, controllate le cipolline una ad una per togliere eventuali radici e strati più esterni particolarmente secchi o viceversa un po' marci.
Lessatele in acqua bollente per circa 10 minuti, scolatele, mettetele in padella con olio d'oliva, sale, e a scelta:
una punta di cucchiaio di zucchero + una spruzzata abbondante di aceto bianco;
mezzo bicchiere di passata di pomodoro.

Cuocete per una decina di minuti a fuoco medio, finché il fondo di cottura si sia ristretto.

mercoledì 14 dicembre 2011

La verità è sempre attuale

"Meglio lo stato è costituito, più gli affari pubblici prevalgono su quelli privati nello spirito dei cittadini. Vi sono anche molto meno affari privati, perché, dato che la somma della felicità comune costituisce la porzione più considerevole di quella dell'individuo, costui ha meno interesse a ricercarla nelle cure private.
In un paese ben condotto ciascuno vota nelle assemblee; sotto un cattivo governo, nessuno vuol fare un passo per recarvisi, perché nessuno si interessa di ciò che vi si fa, dato che si presume che la volontà generale non vi dominerà e perché in fine le preoccupazioni domestiche assorbono ogni cosa. Le buone leggi ne fanno fare delle migliori, le cattive ne conducono delle peggiori. Non appena qualcuno dice, "che m'importa?" si deve far conto che lo Stato sia perduto."

Jean-Jeacques Rousseau, "Il contratto Sociale", 1762

lunedì 12 dicembre 2011

Caro Monti, ti volevo anche dire un'altra cosa

Egregio Sig. Monti,
lei ci ha parlato di una manovra economica all'insegna di "Rigore, Equità, Crescita". Analizziamo in dettaglio i punti.

[1] Rigore: servono tanti quadrini e alla svelta, ma non per farci qualcosa che serva al popolo italiano, bensì a ripianare il "buco" che c'è nei conti dello Stato, nell'economia a livello macroscopico, a ricuperare punti sullo spread (così ci dite). Il rigore sta nel fatto che i soldi vengono tolti a noi ma non ci vengono resi: darci questa fregatura senza neanche un pensierino pur minimo a noi che questi soldi ce li siamo dovuti sudare, questo è rigore.

[2] Equità: per non scontentare nessuno, avete deciso di colpire tutti. L'aumento delle accise sui carburanti, l'aumento dell'IVA al 23%, la reintroduzione dell'ICI sulla prima casa (la quale ricordiamo ancora una volta è la casa nella quale si vive, casa che non è fonte di reddito) sono tre misure di aggravio fiscale dalle quali nessuno può scappare, nenche i poveracci, che ormai sono una fetta sempre maggiore della popolazione; di qui appunto l'equità.

[Ah! ora ricordo! Avete anche ulteriormente tassato dell'1,5% i capitali rientrati tramite il condono valutario. Intanto, chissà che ci guadagnate con solo l'1,5%; poi non è molto "corretto" cambiare le carte in tavola con queste persone che - pur se evasori e quindi idealmente non più di tanto meritevoli di correttezza - hanno riportato i soldi in Italia a delle condizioni stabilite prima. Forse era meglio lasciar stare tutto com'era, ed evitare ai più di ricordare questo bel regalo che il precedente governo ha fatto a questi signori l'anno scorso.]

[3] Crescita: come conseguenza di [1] + [2] ...Ah sì?!

lunedì 5 dicembre 2011

Caro Monti ti scrivo

Egregio Sig. Mario Monti,

abito in un piccolo paese di provincia dove, Lei si immaginerà, ci conosciamo un po' tutti.
Al mio paese abita una famiglia piuttosto in vista, che conduce una florida attività commerciale, di cui molti compaesani si servono.
Il successo da essi conseguito con la propria abilità imprenditoriale permette ai membri di questa famiglia di possedere, elenco esemplificativo e non esaustivo del loro parco auto, una Mercedes Classe E, un Range Rover Sport, una Fiat 500. L'importo complessivo dei tre acquisti sarebbe sufficiente per comprare un piccolo appartamento, qui dove vivo io; ma forse lei mi dirà che in provincia i prezzi sono bassi...!
E' stato inoltre osservato da molti compaesani che i membri di questa famiglia, e specialmente la signora, acquistano il proprio abbigliamento soltanto nelle boutiques più esclusive e prestigiose della nostra città, ed inoltre tale abbigliamento subisce consistenti e sistematici rinnovi ad ogni cambio di stagione.
Non le sto a dire, poi, della quantità di gioielli che vediamo addosso a questa signora, ogni giorno! Ce ne sarebbe per comprarsi un'utilitaria, a detta dei più fini d'occhio.

Ecco, signor Monti, c'è però in tutto questo una cosa che non riesco a capire: ricorda la storia delle dichiarazioni dei redditi 2005 pubblicate su internet? Si venne a sapere, in quell'occasione, che tale famiglia dichiarava per il 2005, un imponibile di circa 10 000 €.

Ora, noialtri compaesani, nell'ignoranza e nel provincialismo che ci distingue, fummo tuttavia in grado di porre in correlazione diretta detti 10 000 € e, che so, tanto per dire, una Mercedes Classe E, e di rilevare l'esistenza di una qualcerta incongruenza.
Certo, le conclusioni che se ne potrebbero trarre sarebbero fin troppo semplici, tali da offendere l'intelligenza di chi ha conseguito anni e anni di studi e perfezionamento in materia di economia e finanza.

...Molto meglio alzare di altri due punti l'IVA; da misure come questa apprezziamo l'effettiva caratura intellettuale e la competenza della attuale squadra di governo.

Cordialità,

Adelaide

venerdì 2 dicembre 2011

Ridateci quel coso per imparare a ricamare, perdio!


Camillo Langone, sedicente giornalista di un ancor più sedicente quotidiano di cui ometterò il titolo per ragioni di buon gusto e rispetto nei vostri confronti, titolo che tra l'altro vilipende uno dei più grandi valori dell'umanità - ma ricordando Victor Hugo, "la gente pagherebbe per vendersi", quindi spesso quel valore è tale più sulla carta che nella realtà -, dicevo, Camillo Langone (ora non posso scriverlo un'altra volta altrimenti potrei dover aver bisogno urgente del pitale) sostiene che la natalità italiana può risollevarsi facendo smettere di studiare alle donne e tenendole in casa a sfornare lasagne e figlioli.

Ma non lo dice mica lui, attenzione! "Lo dicono le statistiche"!

Ovvero: se la donna va all'università, e poi deve ingranare nel mondo del lavoro (...), e poi fare un po' carriera perché magari una non studia all'università per ricoprire una mansione che poteva ricoprire anche con il diploma, nel frattempo gli anni passano e la donna non può più avere figli perché si sa, gli anni fertili corrispondono a quelli in cui fare carriera.

Tutta questa tirata pro-natalità presuppone ovviamente che i figli siano roba da donne. Ovvero, passati i primi 4 - 6 mesi in cui il bambino va allattato quotidianamente (ma ricordiamo che esiste il tiralatte, e quindi non per tutti e 4 - 6 i mesi la donna deve fisicamente essere lì accanto al bambino che succhia), l'accudimento "non alimentare" del neonato spetta comunque alla donna.
Questo perché si esclude - ovviamente! - la possibilità che gli uomini stiano a casa a guardare i propri figli. Cosa che per esempio in Norvegia succede regolarmente: esiste il congedo di paternità dopo quello di maternità, e il padre è quasi obbligato a prenderlo per permettere alla madre di tornare a lavorare. Babbi che stanno a casa dal lavoro per un anno dopo la nascita del figlio sono all'ordine del giorno, in Norvegia (cfr. puntata di Report del dicembre 2010).

Quando intervistano le donne di successo sulle riviste chiedono loro "come fa a conciliare lavoro e famiglia"; mai che facciano questa domanda agli uomini: tanto ai propri figli ci pensa la loro moglie.

Insomma il teorema del succitato prevede questo: "donne! Se ce la fate a fare carriera e figli contemporaneamente, bene (ma quanto sono generoso, valà); altrimenti lasciate perdere la carriera e fate solo i figli".

"Quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito".

martedì 29 novembre 2011

Che bella giornata...

In questa giornata da incorniciare la scelta del momento più significativo e più bello è veramente ardua:

- quando la pietra dell'anello di fidanzamento (...) si è sfilata dal castone, facendomi vivere un paio di minuti di sudorini finché non l'ho ritrovata per le scale?
- quando ho portato il cane a fare pace con la cagna che ha forse messo incinta, profondendomi in scuse e raccomandazioni col padrone, mentre dentro di me lo mandavo a spagliare?
- quando ho riletto 50 pagine di una tesi di dottorato in inglese mentre contemporaneamente partecipavo a un corso di formazione e aggiornamento?
- quando mi è stato detto che la raccomandata che ero riuscita con tanta fatica a spedire negli Stati Uniti, che doveva arrivare il prima possibile, è tornata indietro perché il destinatario non era in casa (caXXo ma addirittura ritornare in Italia? Lasciarla in giacenza all'ufficio postale non usa negli USA?) ?
- o forse si merita il premio assoluto il torcicollo che da stamani mi sta paralizzando, quello per il quale non riesco neanche a lavarmi i denti?

mercoledì 23 novembre 2011

Ricetta polpettone di carne

Note: è una preparazione adatta ad essere preparata in anticipo, conservata in frigo negli appositi barattoli, ed eventualmente consumata nel giro di pochi giorni.

per 4 persone

Fate un trito di 50 grammi di prosciutto crudo, riducendolo a striscioline e poi a pezzettini.
In una ciotola mescolate il prosciutto tritato con 300g di macinato scelto di manzo, un uovo sbattuto, 50g di parmigiano grattugiato, una grattata di noce moscata, infine 2 o 3 cucchiaiate di ricotta per amalgamare meglio e ammorbidire l'impasto.

Con le mani inumidite date all'impasto la forma di un salsicciotto di diametro 8-10 cm, poi rotolatelo in un largo piatto dove avrete versato del pangrattato, e fatelo aderire su tutti i lati.

In una padella antiaderente molto capiente (o in un largo tegame, ma poi vi faccio tanti auguri per non farlo attaccare e quindi spappolare tutto!) fate rosolare due spicchi d'aglio sbucciati e un rametto di rosmarino in olio d'oliva. Adagiate delicatamente il polpettone e fatelo cuocere prima a fuoco vivace, facendolo colorire su tutti i lati; poi abbassate la fiamma e continuate a cuocere fino a circa 40 minuti totali. Abbiate cura di rigirarlo usando due mestoli di legno, facendo la massima attenzione a non romperlo.

Tagliate il polpettone a fette di circa 1 cm di spessore, ma solo quando sarà tiepido: più è caldo, più è probabile che si rompa mentre lo tagliate.

venerdì 18 novembre 2011

Richieste molto particolari

Mimadre, da sempre impiegata rampante figlia degli anni '80 anche se è in pensione dal 2003, ha sempre rifiutato di essere una buona cuoca, anche dopo la pensione.
Ora però che c'è questa Maledetta Parodi, tutte ai fornelli...!

Ricetta torta all'ananas - "...per finire guarnite la torta con noci e fette di arancia."
White Mary: "ti ho scritto anche gli ingredienti per la torta, sulla lista della spesa! Comprameli mi raccomando!"

"...
- ananas in scatola
- zucchero
- noci
- fette di arancia"

mercoledì 16 novembre 2011

Una ovvietà, ma giova sempre ricordare

Ade: "ma secondo te, il ministro [ormai ex!] Romani che manda a fanculo un ragazzo che lo contestava per strada... Ma che gliene fregava ?! Voglio dire con tutti i soldi che guadagna, soldi dei nostri, tutti i privilegi, etc... Poteva anche lasciare correre, tanto ha vinto lui. No?"

Alka: "scusa ma come ti aspettavi? Non l'hai ancora capito chi sono, come sono, questi qui? Sono lì, anzi son stati messi lì da chi ben sai, mica perché son politici, statisti, ma neanche brave persone: quelli sono sgherri, son come picciotti mafiosi, come i bravi di Don Rodrigo, gente che se non fossero parte del codazzo di B. sarebbero nelle piazze a manganellare come negli anni '70..."

lunedì 14 novembre 2011

Intenzioni di voto personali

Il Tg La7 il lunedì sera propone i risultati del sondaggio "intenzioni di voto". L'ultima schermata viene dedicata a:

ASTENSIONE
NULLA
BIANCA

Mimadre (indovinate come si chiama): "BAH! Obbada se non prendo dei voti anch'io! Il 2,4%, toh!"

(il senso dell'umorismo di mimadre è tale per cui riesce a farmi ridere una volta all'anno. Grazie mamma.)

Ricetta vellutata di cavoli

Note: brrr! Che freddino! Ci vuole proprio questa, è leggera e riempie, oltre a scaldare...

per 4 persone

Tagliate a cimette e lavate sotto l'acqua corrente mezzo cavolfiore e due broccoli. In una pentola capiente mettete a scaldare un bicchiere di latte e 4 bicchieri di brodo, possibilmente vegetale. Buttate anche le verdure ben spezzettate, fate riprendere il bollore, abbassate la fiamma e cuocete, a pentola mezzo coperta, per 15-20 minuti, rigirando con un cucchiaio di legno. La cottura è terminata quando le verdure sono tenere.
Togliete dal fuoco, frullate il tutto con un frullatore ad immersione.

Mettete la vellutata nei piatti, condite con un filo d'olio d'oliva, una macinata di pepe, parmigiano grattugiato.

Si può arricchire con briciole di pane croccanti, che si preparano così: si taglia a pezzetti piccoli una fetta di pane per ciascun commensale, si scalda dell'olio d'oliva in una padella e si fanno rosolare i cubetti finché non sono dorati e croccanti.

martedì 1 novembre 2011

Ricetta pastasciutta con pesto di rucola e pomodorini

Note: si possono usare i pomodorini ciliegini, ma secondo me sono più buoni i datterini o i piccadilly.

per 2 persone

Frullate 50 grammi di rucola lavata e asciugata con una cucchiaiata di pinoli. Se non avete il frullatore fate un battuto sul tagliere. Aggiungete un paio di cucchiaiate di parmigiano grattugiato, sale, pepe e olio fino a raggiungere una consistenza cremosa.
Lavate e tagliate a spicchi una decina di pomodorini, saltateli in padella con un filo d'olio, per un minuto o poco più, giusto il tempo perché si scaldino.
Nel frattempo lessate 160 grammi di pasta in abbondante acqua salata. Scolate e versate direttamente nella padella coi pomodorini, aggiungete il pesto di rucola e scaldate tutto insieme per mezzo minuto.
Servite la pasta nei piatti guarnita con scaglie di parmigiano.

lunedì 17 ottobre 2011

There is a man, a certain man...

Volevo scrivere un post sul film che ho rivisto di recente, Citizen Kane (misteriosamente tradotto in Italia come Quarto Potere) ma mi rendo conto che è stato già scritto così tanto in merito, e che si possono dire solo cose un po' banali; ora non mi rimane che camminare in punta di piedi e bisbigliare, come in chiesa.

Orson Welles scoprì giovanissimo questo meraviglioso giocattolo (a quei tempi ancora relativamente nuovo) che è il cinema e, eccitato per la grande scoperta, entusiasta per tutto l'amore che nutriva nei suoi confronti, forse anche un po' vittima di un sentimento di horror vacui, decise di fare un film dove ci stava dentro tutto il cinema che si poteva fare per quei tempi.
Divertitevi ad osservare tutte le tecniche cinematografiche presenti nel film: ci sono tutte, tutte o quasi. Astraetevi dal racconto, osservate le immagini, osservate la sovrapposizione della stessa faccia col passare degli anni in scene e situazioni diverse, osservate l'obiettivo che mette a fuoco quello che sta sullo sfondo mentre qualcosa campeggia in primo piano, osservate la cinepresa entrare in casa dalla finestra.

Anche la storia meriterebbe una bella riflessione, e comunque l'hanno già fatta in moltissimi. Io volevo solo dire che la vicenda umana di un grande uomo ricco e solo, per quanto sia uno schema che si vede e si rivede nella storia da sempre, fornisce sempre spunto per riflessioni mai banali.

Questo film va guardato, possibilmente, in lingua originale...

lunedì 26 settembre 2011

Neologismi (o anche neurologismi)

"Ecco... Io non riesco mai a sentire il momento preciso in cui il gancio fa lo schiantino..."

Mimadre, mentre si aggancia un orecchino

martedì 20 settembre 2011

Taxi Driver

Lo so che arrivo ultima, ma finalmente anche io ho visto Taxi Driver.
E smettiamola di guardare i film doppiati: l'ho visto in lingua originale ed è - come sempre - tutta un'altra storia.

La colonna sonora è veramente notevole. No, via, notevole è dire poco... E' parte integrante della narrazione. Contribuisce decisamente a farmi entrare in questo clima di solitudine, incertezza davanti all'estraneo, lassismo morale, artificiosità dell'esistenza che permea un po' tutti i film fatti bene e seri (non Sex and the City, per intendersi) che descrivono la vita a New York.

Quando guardo codesti film, appunto, mi viene da pensare che l'uomo sia un prodotto artificiale, fatto per vivere in un ambiente da lui stesso creato artificialmente, mi fa pensare tanto ai droidi di Blade Runner. Esiste la verdura a New York? Verdura fresca, intendo. E la frutta? Colte dove? A quante centinaia o migliaia di km di distanza? Portate fino alla grande metropoli con l'aereo, col treno...? Quindi che senso ha vivere come se il mondo naturale non esistesse, in un sotto-mondo a misura di uomo "moderno", se poi se ne continua ad avere bisogno... se poi bisogna far venire il mondo naturale da lontano, con artifici e complicazioni...

E se si scava sotto a New York, sotto l'asfalto e le gallerie, si trova la terra? E su questa terra si potrebbe piantare un seme? Ma da questo seme nascerebbe qualcosa o questa terra è ormai sterile?

Eppure, in codesto ambiente artificioso e sterile, alienante, de-emozionante, gli uomini continuano a provare sentimenti e a vivere da uomini. Ovviamente non tutti ci riescono, e chi ci riesce sembra avere "qualcosa in più".

Alla fine il tassista uccide il protettore della giovane prostituta e tutti quelli che facevano parte del losco giro di sfruttamento. Mi aspettavo di vederlo finire in galera, invece diventa un eroe nazionale.
Ancora una volta, non riesco a capirli, loro lì.

Poteva andare molto peggio

Presa della Bastiglia, Jean-Pierre Houël, 1789

mercoledì 7 settembre 2011

Ricetta salsa tonnata

Note: con la salsa tonnata si prepara il vitello tonnato; ma si tratta anche di una salsa ottima per realizzare antipasti e condimenti.

Nel frullatore mettete il contenuto di una lattina piccola di tonno sottolio (sgocciolato), una cucchiaiata di capperi sottaceto che avrete preventivamente sciacquato e strizzato, e a piacere 2 filetti di alici sottolio; dopo aver dato una prima grossolana frullata aggiungete qualche cucchiaiata di maionese, e continuate a frullare finché l’aspetto sarà omogeneo e cremoso. La quantità di maionese dipende dai gusti, e dalla consistenza che si vuole ottenere.

Con questa salsa si possono spalmare tartine da completare con fette di pomodoro maturo. Oppure ci si possono riempire dei pomodori ciliegini svuotati. Oppure ancora si può utilizzare come salsa per un pinzimonio di verdure (carote, zucchine, finocchi, sedani, tagliati a bastoncini).

venerdì 26 agosto 2011

Diamo i numeri

Compilando un cruciverba...

VERTICALE 4 LETTERE - "stato dell'Asia blablabla" - ok, "Irak".

[...]

ORIZZONTALE 4 LETTERE - incrocia la k finale di Irak, e k diventa la sua iniziale; le altre 3 lettere sono O,V,E: "il numero più grande che si può scrivere con una cifra sola".
O che numero è "kove"? Mai sentito...

sabato 20 agosto 2011

Desideri inespressi

12 agosto scorso, dopo cena, in giardino, sto guardando le stelle.

Alka (arrivando da dentro casa): Ciao! Come va? Quante persone sono già morte?
Ade: ???
Alka: hai visto delle stelle cadenti? Hai espresso dei desideri, no?

martedì 16 agosto 2011

Nove mesi di...

Ah dolci gioie della maternità, immortalate dalla musica, dalle arti figurative e dalla letteratura, nei secoli dei secoli!
Dal pondo ascoso di non mi ricordo più chi (sarà stato quel bacchettone di Manzoni), a per lui io comprerò sacchetti di pop corn di Filippo Neviani in arte Nek (chi può averlo dimenticato), diventare genitori è sempre stato un evento che ha ispirato miriadi di commoventi, tenere, indicibili espressioni di giubilo.

Ma niente poté tutto questo al cospetto della celestiale esternazione di mia cognata (attualmente nel settimo mese di gravidanza), al cospetto della quale cherubini e serafini si inchinano intonando le più pure note et gaudiose, e tutti noi giustamente ridimensioniamo tutta l'arte finora esalata dall'unione di ovulo e spermatozoo:

"Mi schianta la buzza".

(ame.)

venerdì 29 luglio 2011

Ricetta ratatouille al curry

Note: ricetta inventata per far piacere a Maurino che una sera era venuto a cena da me e voleva mangiare il pollo al curry. Perché non abbinarvi verdure al curry, dunque?!

per 3 persone

Lavate e tagliate a cubetti una melanzana senza sbucciarla. Lavate e tagliate a cubetti 3 zucchine, dopo averle spuntate. Lavate un peperone, apritelo, togliete semi e picciolo, tagliatelo a cubetti.
Sbucciate una cipolla piccola e tagliatela a cubetti (sì, anche questa, sempre a cubetti). Soffriggete la cipolla in un po' d'olio d'oliva in una larga padella; quindi aggiungete tutte le verdure tagliate.
Cuocete a fuoco medio per una decina di minuti, rigirando spesso con un mestolo di legno, aggiungendo eventualmente un pochina d'acqua all'inizio se vedete che le verdure si "attaccano". Salate, aggiungete un cucchiaino colmo di curry e continuate la cottura per altri 10-15 minuti, a fuoco più basso, o comunque finché le verdure non avranno raggiunto la giusta consistenza.

giovedì 21 luglio 2011

Mera massa corporea

"Le piacevano gli occhi di Robbie, minuscole chiazze non mescolate di arancio e verde, che il sole diretto rendeva ancora più distinte. E le piaceva anche che lui fosse così alto. Le pareva una combinazione interessante in un uomo, l'intelligenza e la mera massa corporea. Cecilia aveva tra le dita la sigaretta e lui gliela stava accendendo."

Espiazione, Ian McEwan

La grandezza di uno scrittore si determina anche dalla sua capacità di dipingere un'immagine nitida e precisa con poche pennellate. Siamo bravi tutti a scrivere paragrafi e paragrafi...

Qui invece, con molte pagine di anticipo, (e un paio di scene di anticipo, nell'ottimo film di Joe Wright) ho avuta, in poche righe, la netta sensazione che Robbie fosse quello che poi si rivelerà.
Ovvero, un ragazzo assai intelligente, volonteroso di farsi strada nel mondo emergendo nella professione di medico; ambizioso nonostante le origini umili.
A questo si abbina la oltremodo gradevole visione di James McAvoy in camicia e pantaloni da lavoro, a bordo fontana, prima; in camiciola, poco dopo, in camera sua, mentre si lascia andare a fantasticherie varie sul corpo di Cecilia, quel corpo che tanto desidera da tanto tempo.

Ecco, un uomo intelligente e colto, ma anche con tanta fisicità che trapela dai vestiti, abbinata a tanto bisogno di esprimersi sul piano sessuale - ovviamente perché c'è già una donna speciale e ben precisa, destinataria ideale di tale bisogno -, è una cosa che non vedo spesso. Ma che cerco spesso, o perlomeno cercavo, in passato.
Quando la vedo mi colpisce sempre molto, è sempre stata una delle mie fisse.

Peccato che uno dei casi più notevoli che ho incontrato di questo genere di uomo sia mio cugino!

giovedì 14 luglio 2011

Botanica fotografica

Ore 5:42, stamani, via sms.

Chico: buondì, hai ovviamente tutto il mio odio per la sveglia a questo orario antelucano. Ma te lo ricordavi che io sono sprovvisto di digitale? M'è venuto il dubbio ieri sera andando a letto...

Ade: Digitale Purpurea?

Chico: leccamelo

lunedì 11 luglio 2011

Il fantasma di John Lennon travestito da pirata, visualizzato come una BMW

Leggo oggi che Liam Gallagher sostiene di avere il sonno disturbato dal fantasma di John Lennon. Ora, il motivo per cui tale invasato ("faremo più successo dei Beatles" ha blaterato quando ha raccattato i cocci degli Oasis sotto il nome di Beady Eye) millanti tale illustri visitazioni notturne appare chiaro (e dichiarato, nel tempo), ovvero: il Gallagher si sente un po' l'erede artistico di Lennon.

Se anche fosse vero, peccato che, pur nel sonno, il defunto cantautore non sia stato capace di dargli una, almeno una buona idea compositiva. Macché. Il prode attaccabrighe di Manchester è stato in compenso capace di questo, qualche annetto fa, poco prima che io decidessi che non meritavano più (gli Oasis) neanche la fatica di scaricarli da emule.



Improvvisamente un'idea: e se quello gli apparisse per cercare di prenderlo a schiaffi, con tutto il bestemmiare il nome di John Lennon che Liam Gallagher ha fatto dal giorno in cui si è autodefinito musicista?
Peccato che i fantasmi siano incorporei, e possano solo menare a vuoto.

domenica 10 luglio 2011

Parallelismi impiegatizi

Durante la visione di un film de "Il Commissario Montalbano".

Alka: (perplesso, sconsolato) Nel mio ufficio io sono Catarella: rispondo al telefono parlando con gente che non conosco, di cui non capisco il nome, che vuole parlare con gente che dovrei conoscere, ma di cui non capisco il nome.

sabato 2 luglio 2011

Raccolta differenziata spinta

Alka: (disperato) Aiuto! Aiuto! Mi sa che ho fatto una cazzata!
Ade: Oddio, che hai fatto?
Alka: (calmo) Le caccole vanno nell'indifferenziato o nell'organico?

giovedì 23 giugno 2011

Parla l'intenditore

A una festa.

Alka: Chiara, ma il catering di questa festa è lo stesso del tuo matrimonio [8 mesi prima]?
Chiara: sì!, perché?!
Alka: ho riconosciuto l'arista.

martedì 21 giugno 2011

Everybody's talking at me, I don't care what they say...

Dopo la visione di Un uomo da marciapiede (Midnight Cowboy) rifletto sulle seguenti cose.

1) I paesaggi sterminati e desolati del sud degli Stati Uniti, dove alla natura brulla e alle costruzioni basse non si uniscono mai e poi mai edifici storici: com'è quindi possibile per queste persone sviluppare interesse per il passato, e non essere invece solo e completamente proiettati sul futuro?
2) L'incrollabile buonumore e ottimismo (direi anche candida bontà) del protagonista, incarnazione della american way of life, il quale mastica gomma anche nei momenti più tristi e difficili, come se lo sceneggiatore volesse ricordarci che comunque lui è americano e se la caverà. Di dove gli proviene tutto questo e così tanto, perdio?
3) L'impatto con la città frenetica (NYC) affascina e mette in soggezione, ma chi vuole ce la farà a trovare la propria strada, in un modo o in un altro.
4) I viaggi in pullman che durano 30 ore per attraversare il proprio paese a noi sembrerebbero viaggi della morte, invece lì sono metodi di spostamento usuali.

Non mi ricordo se c'era altro, ma già tanto basta a farmi pensare, ancora una volta, che noi (io) non potremo mai veramente comprendere questo popolo. Troppa distanza ci divide, e non è una critica, è una constatazione. Provare ad immedesimarci è tempo sprecato: vivere la loro vita sarebbe l'unico modo per capirli.

giovedì 16 giugno 2011

Io volevo solo dire che Ezra Koenig è fio

Adelaide
il cantante dei Vampire Weekend mi attizza assai. come da programma, essendo un artista della buona borghesia newyorkese, non poteva che essere anche un ebreo.

Adelaide c'ha dei bei capelli Tuesday at 11:44 · Like


Piffers non capisco il commento vagamente antisemita....sai quanti sono gli ebrei a new york?? Tuesday at 12:02 · Like


Alka vagamente?! Tuesday at 12:07 · Unlike · 2 people


Piffers ‎2 milioni sui circa 8....il 25%.....Tuesday at 12:08 · Like



Il Nero ahn ecco dove erano finiti! Tuesday at 12:08 · Unlike · 2 people


Piffers complimenti continuate.....Tuesday at 12:09 · Like


Alka con una equazione storicomatematica potremmo dire che new york è old jerusalem Tuesday at 12:10 · Unlike · 3 people


Piffers ‎? Tuesday at 12:21 · Like


Franca ora un si potrà neanche ridere degli ebrei, stai a vedè Tuesday at 12:36 · Like · 2 people

Adelaide Piffers è bene che tu lo sappia, perché giustamente non mi (ci) conosci: io e Alka e la Franca (e dandi e dandi altri) abbiamo fatto del politically uncorrect la nostra bandiera. dire che gli ebrei sono dappertutto, specialmente dove non te li aspetti, e hanno in mano il mondo senza darlo a vedere, e che per questo sono dei maledetti, fa parte di questo gioco. anzi, è il gioco principe del grande gioco della scorrettezza, per quanto mi riguarda.
ciò non toglie che è tutto assolutamente bonario, e senza alcuna intenzione antisemita. anzi, ho anche degli amici ebrei! amo la cucina giudia! e ho dato l'8% agli ebrei! ma cosa volete di più!
faccio inoltre presente che se la stessa sorte di dominare il mondo senza darlo a vedere fosse toccata a un altro popolo a caso, uno che incidentalmente non fosse *anche* stato vittima di un mostruoso genocidio, non staremmo qui a parlarne.
in sintesi: non è che gli ebrei son santi perché hanno cercato di sterminarli (per due secoli a fila, peraltro); son persone con pregi e difetti come tutte le altre, non sono specie protetta da coccolare.
 Tuesday at 12:42 · Like · 1 person


Adelaide volevo dire l'8 per mille. tanto si tratta in entrambi i casi di due spiccioli :/Tuesday at 12:43 · Like

Adelaide p.s. le barzellette sugli ebrei nei paesi anglosassoni sono come da noi quelle sui carabinieri, e sono gustosissime Tuesday at 12:44 · Like · 1 person


Alka credo di parlare anche a nome del Nero se ti dico: ma parla per te. Tuesday at 12:45 · Like · 1 person


Franca hai dato l'8 per mille agli ebrei? La prossima volta perchè non fai un vaglia a Bill Gates? Tuesday at 12:45 · Like · 1 person

Adelaide è dell'84, via libera!
http://en.wikipedia.org/wiki/Ezra_KoenigTuesday at 12:46 · Like · 1 person


Franca http://themorningafterpills.com/wp-content/uploads/2010/03/ezra-koenig.jpg
mamma che cessoTuesday at 12:47 · Like

Adelaide tutti i gusti son gusti, come disse il gatto leccandosi il culo Tuesday at 12:48 · Like · 1 person

Adelaide http://www.rollingstoneextras.com/playlists/uploads/large_image/large_image/ezra_koenig.jpg Tuesday at 12:49 · Like


Alka qui sembra alex zanardi con le gambe Tuesday at 12:50 · Like

Adelaide fondamentalmente il suo problema è che c'ha il naso a ebreo. volerlo con un naso normale sarebbe come pretendere un carretto senza rote Tuesday at 12:51 · Like · 1 person
 Adelaide perché gli riesci a vedere le gambe dalla foto?Tuesday at 12:51 · Like


Alka no, ma altrimenti la battuta non era macabra. Tuesday at 12:51 · Like

Adelaide Alka mi ha appena mandato una foto di lui che fa il verso di "abboccano anche senza bachini" con la seguente didascalia: "l'unione delle comunità ebraiche ringrazia" :D Tuesday at 12:52 · Like

Adelaide Nero: contieniti... lo so che Alka ti stuzzica ma te sii signore Tuesday at 12:53 · Like




Franca comunque il mio scrittore del cuore è ebreo Tuesday at 12:54 · Like


Piffers ‎@ Adelaide: non so se prenderti sul serio....ma ti vorrei informare che il mago del polically incorrect e´il tuo amico Belrusconi con il suo amatissimo Bossi....
qualche piccola precisazione: gli ebrei nosnono stati perseguitati negli ultimi 2 secoli ma semmai negli ultimi 2 millenni
il mio commento sul numero di ebrei di NYC voleva mettere in evidenza che esistono dei luoghi in cui l´ebreo non e´la minuscola minoranza che sipuo´pure cancellare senza grosso danno, ma una parte fondamentale della societa'....
Tuesday at 12:54 · Like

Adelaide Franca: allora le alternative erano:
1) Chiesa Cattolica (ma poeratte')
2) Chiese Avventiste, luterane, evangeliche, massounasega (aripoeratte')
3) Stato = Protezione Civile = COL CAZZO che sponsorizzo i preservativi di Bertolaso, se non ti dispiace
4) se lasci in bianco va a chi ha preso più soldi, in proporzione, quindi vedi punto 1)
5) giudei
Tuesday at 12:55 · Like · 1 person


Piffers informati meglio sui come spendono i soldi i 2 (che posi sono tanti diversi) Tuesday at 12:56 · Like


Franca ma ce la farete mai a fare un discorso qualsiasi senza tirare fuori Abberlusconi??? Tuesday at 12:56 · Like · 2 people

Adelaide aspetta aspetta... volevo dire 2 millenni ovviamente... poi: io non voglio cancellare proprio nessuno, tanto per cominciare se non fossero esistiti gli ebrei russi il pianismo al giorno d'oggi si sarebbe estinto, te non hai capito proprio niente! io amo gli ebrei! Tuesday at 12:56 · Like

Adelaide e poi guai a te se tu rinomini Berlusconi
1) a sproposito (cfr. Franca)
2) dicendo che è mio amico, visto che io lo voglio vedere dietro le sbarre Tuesday at 12:57 · Like · 1 person


Franca ‎@ Adelaide non si può dare anche per la ricerca? Tuesday at 12:58 · Like


Piffers non ho detto quello...ho solo detto che l´essere ebrei in un posto in cui rappresenti lo 0,001% della popolazione e´diverse da esserne il 25%... Tuesday at 12:58 · Like

Adelaide comunque di come spendono i soldi il 2) non me ne frega un cazzo (con rispetto perlando per il cazzo) perché io sono credente e praticante (cattolica) ma soldi non glieli dò, son così bravi a farli da soli, tutte le chiese, i soldi....Tuesday at 12:58 · Like


Piffers sei praticante cattolica??? permettimi di dubitare assai....Tuesday at 12:59 · Like


Alka oh io vado a pranzo non vi scatenate nei prossimi 30 minuti per favore. Tuesday at 12:59 · Like

Adelaide Piffers: ma come fai a dubitare un tu mi conosci neanche, ma vaia vaia vaia... credere in Dio e in suo figlio Gesù Cristo o dare seguito ai deliri di una organizzazione bimillenaria governata da vecchiacci repressi totalmente scollegata dai bisogni della gente mi paiono due cose assai diverse. Tuesday at 13:01 · Like · 2 people

Adelaide Fra: non ti sbagliare col 5 per mille, cocca. l'8 per mille si può dare solo a chiese o a stato.Tuesday at 13:01 · Like

Adelaide ma perché non si riesce a focalizzare sul topic che Ezra Koenig secondo me è un fio? mi pareva tanto semplice. Tuesday at 13:02 · Like · 1 person


Franca che merda Tuesday at 13:02 · Like

Adelaide merda, chie? Tuesday at 13:02 · Like


Franca questa cosa, è una merda Tuesday at 13:03 · Like

Adelaide bà, o perché credi l'abbia dato ai giudei, se non per esclusione? Tuesday at 13:03 · Like


Piffers Adelaide: ti sei risposta da sola....cosa vuol dire essere cattolico non lo decido ne' io ne' te ma la Chiesa quindi mi pare di capire dalla 3 righe che hai scritto che non sei cattolica....poi se ridefinisci cattolica va bensisimo....allora io da oggi sono il Re di Inghilterra....ora sento se la vecchia babbiona mi cede palazzo e oro vediamo che dice....ok? Tuesday at 13:04 · Like

Adelaide oioiaaaaaa Tuesday at 13:05 · Like · 1 person


Piffers PS visto che non ti sta tanto simpatica la Chiesa dire che sei cattolica fa il loro gioco....Tuesday at 13:05 · Like

Adelaide non ho niente in contrario con la struttura della messa cattolica e con, per esempio, i gruppi di volontariato e di azione di ispirazione cattolica, le feste parrocchiali, le processioni delle statue dei santi, etc etc. Tuesday at 13:06 · Like



Piffers non mi far fare domande "intime"....Tuesday at 13:07 · Like

Franca via un scherziamo, tutte le robe da te citate sono praticamente una specie di gay pride dove non si scopa. Tuesday at 13:07 · Like · 2 people
Adelaide quando verrò a vivere in Germania anch'io mi convertirò al luteranesimo. per ora dire: "non mi piace il cattolicesimo quindi non vado a messa" mi pare solo una scusa per dormire di più la domenica. la messa è occhèi. Tuesday at 13:07 · Like

Adelaide esatto! Tuesday at 13:07 · Like

Adelaide Fra, proprio così! a me mi fanno schifo anche quelli che si baciano in pubblico, figurati te, etero e gay mi fanno schifo uguale... Tuesday at 13:08 · Like


Franca comunque a me mi fanno un po' l'effetto delle pratiche sciamaniche di certe tribù: affascinanti magari, dal punto di vista antropologico o culturale, ma totalmente fuori dal mondo Tuesday at 13:11 · Like · 1 person


Piffers ‎@ Franca: tipo? Tuesday at 13:12 · Like


Adelaide Mauro, dopo aver cliccato 8 volte su "mi piace", ora dimmi: te Ezra Koenig te lo faresti sì o no? Tuesday at 13:41 · Like



Maureeno Girls come mi intrattenete voi in pausa pranzo NESSUNO. su alcuni commenti perla (troppi per riassumerli) ho rischiato il soffocamento a mezzo farfalle panna&prosciutto. Comunque voleo dire che ezra koenig e' bellino, la terra promessa degli ebrei e' new york, gli ebrei mi stanno in egual misura indifferenti, sul cazzo e simpatici a seconda delle occasioni, nelle chiese ci si dovrebbe fare locali e appartamenti, dio non esiste e gesu' ha rotto i coglioni dopo 2milanni. E, pifferi: ma stai cercando davvero di argomentare con la sensi e la shinobi? Poeratte' :-)
 Tuesday at 13:47 · Like · 2 people


Jim Douglas Ma nessuno ha ancora rammentato i NEGRI­™? Tuesday at 13:57 · Like


Maureeno Ba'! Ti rendi 'onto nel 2011 si dee ancora parla' de' negri! Tuesday at 14:07 · Like · 1 person


Alice ‎..fare battute "politically incorrect" sugli ebrei, non appartenendo alla comunità ebraica, È essere antisemiti.. Ci tenevo a specificare.. Tuesday at 14:11 · Like · 1 person


Jim Douglas Maqquindi, tipo, dovrei essere bùo per fare le battute sui finocchi? Tuesday at 14:14 · Like
Alice ‎@ Jim: Sì, se fai una battuta politicamente scorretta dovresti (bùo vuol dire gay?)..
Se fai una battuta che invece non lo è non necessariamente.
Ma quando si fa una battuta che individua un gruppo o una comunità come "altra" è molto difficile che non lo sia..
L'unico esempio più o meno safe che mi viene è, parlando con un omosessuale per esempio quando passa un figone palesemente gay: "Ecco, quelli boni ce li avete tutti voi!".
Si chiamano "politically incorrect", perché hanno un potere performativo sulla realtà, appunto "politica". Cioè un effetto, è da lì che nasce e si consolida il pregiudizio che porta a quello che sappiamo tutti. Le parole sono potere.
Un saluto a tutti! Tuesday at 14:22 · Unlike · 1 person


Franca mamma mia t'immagini che palle Tuesday at 14:24 · Like


Jim Douglas Potrei dirti che i figoni invece ce li avete tutte voi etero. Tuesday at 14:24 · Like · 1 person

Alice molto meno noioso che sentire ogni giorno di gente che si ammazza, te lo assicuro Tuesday at 14:25 · Like


Jim Douglas Però no dai, un sono così sonato da fare battute scorrete tipo davanti a bimbi che vanno a scuola, mi garba farle fra un gruppo di persone - fra l'altro eterogeneo come idee politiche, orientamenti sessuali, scelte religiose - che so che le condivide.
O che comunque legge il Vernacoliere e apprezza il Venerabile Maestro Federico Maria Sardelli. Tuesday at 14:26 · Like


Franca secondo me quando l'intento ironico è palese più che screditare le "minoranze", come dici te, si ottiene l'effetto di screditarne i ciechi detrattori a cui, se non si fosse intuito, uno cerca di fare il verso. Ma non escludo che il mio senso dell'umorismo sia un pelo deficiente.Tuesday at 14:26 · Unlike · 2 people


Jim Douglas Ora basta discorsi serì, che sennò mi viene la schermata blu della morte. Tuesday at 14:27 · Like · 1 person


Alice l'intento di screditare i detrattori era chiaro.. però non è chiaro per tutti :/ Tuesday at 14:27 · Like


Alice ammetto però di aver avuto l'effetto "pugno nello stomaco" quando ho letto lo status, donde il mio bisogno di giustizia.. Ok ok vi lascio in pace :P Tuesday at 14:28 · Like


Il Nero Adoro le kermesse dei corretti. Ora non posso nemmeno più raccontare barzellette sui caramba perchè mi son reso conto di non aver mai indossato dei pantaloni con strisce rosse laterali. Insomma basta umorismo a meno che non ci si chiami Santoro, Guzzanti, Grillo, Benigni, Fede, Sallusti, Ferrara, Salvatore. Per carità. Eja eja Alalà! Tuesday at 14:58 · Unlike · 1 person


Alice Contestualizza, ragazzo. Contestualizza. Non credo che Jim e Franca (ad esempio) sapessero che chi legge e commenta qui è un fascista convinto e militante come te. Rientri fra coloro per cui non era chiaro l'intento di screditare i detrattori, o meglio: lo capisci eccome ma lo strumentalizzi per la tua propaganda..
Io sono fra coloro che non se l'aspettavano e ci sono rimasti male, poi ci sono - purtroppo - anche quelli che, per quanto civilizzati, fra sé e sé pensano "in fondo è vero, però!".
Insomma FacciaLibro è pubblico..
Se vado a sentire Grillo mi aspetto un contesto specifico, e comunque, non è detto che anche lì avvengano esagerazioni non apprezzabili.
Tuesday at 15:10 · Like · 1 person


Franca Alice, se permetti i miei pregiudizi me li coltivo da sola e francamente che sia fascista militante o meno non mi frega un beato cazzo. Sono abituata a non giudicare a casaccio, al contrario di te che evidentemente eviti di farlo con le povere, povere minoranze ma lo fai con chi non la pensa come te. Tuesday at 15:14 · Like


Alice ‎..fraintesa purtroppo.. Ma tu e Jim siete gli unici due veri fruitori del messaggio di Adelaide (fra quelli che hanno parlato qui)!!! Perché lo capite.. :((((((((((((((( Tuesday at 15:15 · Like · 1 person


Franca ok, perdono. Mi sembrava una tirata sul genere "sei di destra quindi sei kattivissimo e non devi manco parlare", cosa che non sopporto (se uno parla con cognizione di causa, chiaro) Tuesday at 15:18 · Like · 1 person


Alice non ce l'ho con le persone, ce l'ho coi pregiudizi :( Tuesday at 15:19 · Like


Alice grazie del perdono ;)) Tuesday at 15:20 · Like

Adelaide Maqquindi, tipo, dovrei essere bùo per fare le battute sui finocchi? E' IL COMMENTO DELL'ANNO! Tuesday at 15:31 · Like

Adelaide ora devo subito diventare lesbica, negra, ebrea e comunista sennò non ho più di che divertirmi XD Tuesday at 15:32 · Like

Adelaide ‎"secondo me quando l'intento ironico è palese più che screditare le "minoranze", come dici te, si ottiene l'effetto di screditarne i ciechi detrattori a cui, se non si fosse intuito, uno cerca di fare il verso." il succo è tutto qui, grazie Franca per averlo messo in evidenza ancora una volta. se dico/scrivo: "certo in Italia nel 2011 c'è ancora i negri™, ma che vergogna" è per prendere per il culo tutti quelli che ce l'hanno coi negri. poi io ai negri gli voglio un sacco bene, c'hanno la musica nel ritmo...
Tuesday at 15:34 · Like


Alka Io sono responsabilmente antisemita, come la pubblicità che ti dice "gioca al lotto! (ciòcheègiusto)". Ma che non si può? Siete dei cazzo di liberticidi. Tuesday at 16:12 · Like


Maureeno ‎"dio boja, quel negro di un ebreo e' una checca di merda!!" ho sistemato tutti ora? Dio che palle le buone maniere Tuesday at 17:52 · Like

Adelaide Alka, non esagerare, suvvia. vabbene che etimologicamente è corretto, ma ormai, da 70 anni a questa parte, il termine "antisemita" non si può più usare per dire "mi stanno sul cazzo gli ebrei": lo sai benissimo che ha assunto una certa connotazione, assolutamente da evitare. codesto è un modo per provocare e basta.
anche a me mi stanno sul cazzo i francesi, ma non sono "antigallica", mi stanno sul cazzo i francesi, punto.
Tuesday at 19:10 · Like



Maureeno Ah, scusa Adelaide, un aveo letto prima. Certo che me lo farei Koenig, prima di mettellonforno. (era giusto per ravvivare la divertente polemica) Yesterday at 09:57 · Like

Adelaide allora speriamo che sia etero, tiè... ma chissà quante fie c'avrà già che gni ronzanontorno...Yesterday at 09:59 · Like


Maureeno Eh si, il problema maggiore son proprio le fie intorno, mia che stia a millemila chilometri. E' poi via Adelaide, un po' di decenza, e' ebreo :-) 23 hours ago · Like

Adelaide millemila chilometri is no problem for me, prima o poi saranno anche in tour. il discorso del portamonete che a strofinarlo diventa un set di valige, inoltre, pole avere dei risvolti pratici positivi. 23 hours ago · Like


Maureeno Tuasempreragione :-))))))) 23 hours ago · Like


Maureeno Leccamelo tu l'hai presa larga di nulla ahahahahah 23 hours ago · Unlike · 1 person


L’auro Adelaide, il passaggio in cui dichiari che i baci in pubblico ti fanno schifo.. vale la lettura di tutti e 89 i commenti.. figurati io cambio canale anche in TV.. 11 hours ago · Like


Maureeno Mah, c'e' della repressione a giro eh 11 hours ago · Like

Adelaide Mauro datti foo i baci in pubblico fanno schifo! poi te puoi slinguare con tutti quelli che vuoi e ti voglio bene lo stesso, ma vuoi mettere i 16enni brufolosi che pomiciano a Roma sulla metro a 30 cm da te?! veeeaaaa... Lauro ora sono 92 commenti e tutti meritatissimi, e poi dimmi che non sono ganza 10 hours ago · Like


Maureeno Si ok, ma cambia' canale se si baciano in tv mi pare un po' ossessivo 10 hours ago · Like



continua... forse

martedì 14 giugno 2011

Ho dato l'8 per mille agli Ebrei


L'Unione delle Comunità Ebraiche ringrazia.

Ricetta torta Red Velvet



Note: a grande richiesta, dopo il successo di sabato sera, pubblico la ricetta della mia red velvet cake (anche nota come torta velluto rosso). Premetto che non è facilissima né veloce, ma se avrete voglia e pazienza sarà una vera soddisfazione!



In un bicchiere mischiate 240 ml di latte e un cucchiaio di aceto bianco, fate riposare 15 minuti.
Sciogliere 125 g di burro con 25 g di cioccolato fondente, oppure 2 cucchiaiate di cacao amaro. Per sciogliere il burro ma soprattutto il cioccolato bisogna usare un bagnomaria, ovvero mettere i due ingredienti in una ciotola a sua volta dentro una pentola d'acqua sul fuoco. L'acqua non deve mai bollire e la ciotola non deve toccare il fondo della pentola. Più pratico della ciotola sarà un pentolino col manico.
Mischiate con la frusta il burro e il cioccolato insieme a 300 g di zucchero, 2 uova intere aggiunte una per volta.
In un ciotolino mischiate un cucchiaino di bicarbonato di sodio a uno di aceto bianco.
Unite questo mix all'impasto, aggiungete un cucchiaino di lievito per dolci.
Mischiate al latte con l'aceto due cucchiaiate di colorante liquido per dolci rosso.
Unite all'impasto il latte all'aceto colorato, non tutto insieme ma a piccole dosi, alternandolo a 250 g di farina.

Versate l'impasto in una tortiera di diametro 24 cm che avrete preventivamente imburrato e infarinato (più è stretta la tortiera, più strati di farcitura si riusciranno a fare, più la torta risulterà bella a vedersi e i sapori risulteranno ben amalgamati). Cuocete a 180° per 40 minuti. Togliete dal forno, lasciate raffreddare completamente.

Preparate la farcitura montando 250 g di panna fresca insieme a 120 g di zucchero a velo, mischiandola poi delicatamente con una frusta con 250 g di mascarpone e 250 g formaggio cremoso spalmabile. Se la crema una volta amalgamata non mostrasse una cosistenza soda (ovvero, adatta ad essere spalmata sui lati di una torta senza che coli) si può ulteriormente montare, come già fatto con la sola panna.

Con un coltello da pane affettate la torta in 3 strati uguali, e disponeteli separatamente su fogli di carta da forno. Spalmate abbondantemente il fondo della torta con la crema e pareggiatela. Appoggiate il secondo strato sulla crema e ripetete l'operazione. Chiudete con il terzo strato (il coperchio) e spalmate sia il coperchio che tutti i lati della torta con la crema rimasta, avendo cura di pareggiare e lisciare il più possibile la superficie.
Si può a questo punto decorare la torta con: riccioli di cioccolato bianco e/o nero, confettini di cioccolato colorati, glasse colorate a formare disegni e scritte (per esempio, per scrivere il nome del festeggiato in caso di una ricorrenza).

La torta va tenuta in frigo fino al momento di essere servita, e va tagliata con un coltello a lama larga (tipo coltello da pane o affettaverdura, non col coltello da arrosti).



lunedì 6 giugno 2011

Ricetta mozzarella in carrozza

Note: un piatto molto gustoso e dal sapore semplice, che piace a tutti. Una raccomandazione: non si può preparare in anticipo poiché, come tutti i fritti, è buono caldo!

per 2 persone

Private della crosta 8 fette di pancarrè (oppure usate 8 fette di pane a cassetta, il cosidetto "pane morbido" confezionato). Tagliate a fette sottilissime 1 mozzarella e fatela sgocciolare su carta assorbente per un’ora, cambiando la carta diverse volte.
Lavate 1 pomodoro, tagliatelo a metà, strizzatelo per far uscire buona parte dei semi, tagliatelo a fette sottilissime.
Disponete le fette di mozzarella e di pomodoro su metà delle fette pancarrè, chiudete il sandwich con l’altra fetta. Poi passate i bordi di ogni panino prima nella farina e poi in poca acqua fredda, premete sui bordi: in questo modo durante la cottura i bordi aderiranno bene e non fuoriuscirà il ripieno.
Sbattete 2 uova in un piatto, aggiungete mezzo bicchiere di latte, sale, pepe, mescolate. Inzuppate leggermente i panini su entrambi i lati, poi metteteli a dorare in una padella larga con un dito di olio d’oliva già scaldato. Cuocete su entrambi i lati, girando delicatamente. Fate sgocciolare l’olio su carta assorbente. Salate.

venerdì 27 maggio 2011

Personaggi in via di estinzione

Due episodi della scorsa settimana, per la serie: "Chi farà questi mestiere quando questi uomini non ci saranno più?".

Finalmente trovo il nome e l'indirizzo di un tornitore nella mia città; ovvero, uno che da una barra liscia possa ricavarmi una vite con la filettatura che voglio io.
Il tornitore in questione non ha insegna, solo un cartoncino attaccato sulla porta, molto piccolo, dove è scritto non il nome bensì il soprannome, e solo quello. L'officina è un anfratto buio e umido in una stradina stretta del centro storico.
Dentro c'è il genere di sporcizia che ci si aspetta di trovare in una officina meccanica che non viene pulita da decenni. In fondo alla stanza c'è una poltrona coi braccioli di legno, rivestita da una coperta di lana a quadri scozzesi, e un vecchio televisore collegato a un lettore dvd. Il lettore sta leggendo un cd live di Dexter Gordon, e sul tavolinetto accanto torreggia una serie di cd di musica jazz, principalmente sassofonisti, come Gillespie, Armstrong.
Mentre il tornitore - uomo anziano, ca va sans dire - tornisce la mia vite, a un certo punto mi fa:
- Lo sa che è più fine a vederla che a sentirla?
- Ah, si riferisce al modo di parlare, immagino...
- ...L'ha viste come sono, quelle della sua età?
- Cioè vuol dire che fanno finta di essere raffinate o perbenino e poi non hanno mai aperto un quotidiano... brave nei modi e ignoranti nella sostanza?
- Allora quello che le ho detto lo può prendere come un complimento.


Poco più in là del tornitore c'è uno storico biciclettaio, anche lui senza insegna, ma più visibile, perché comunque ha un'ampia vetrina su una strada principale. Stessa tipologia di negozio: lungo, stretto, buio, umido, e più si va avanti, più è sporco. Anche il bicilettaio è un uomo anziano.
Entro per sapere se ha una bicicletta da donna usata. Ci addentriamo sempre più verso stanze successive, alla ricerca di ferri vecchi. Arrivati nell'ultimo cunicolo, vedo e sento uno scartocciare per terra, proprio nell'ultimo angolo in fondo. Un topo nero (perlomeno nella semioscurità mi è parso nero) ci vede arrivare, e come reazione si infila in un buco nel muro, un buco come quello dei cartoni animati, fatto con l'arco a sesto pieno.
- Ehi ma... Dico... l'ha visto?! C'è un topo, qui!
- Eh?
- Dico, un topo!
- Uh. No, biciclette usate, e un m'è rimasto nulla.

mercoledì 18 maggio 2011

Ricetta gnocchi alla Sorrentina

Note: iniziano ad arrivare i pomodori! Cioè, son sempre di serra, ma sono leggermente più gustosi di quelli colti a gennaio... Cominciamo dal preparare un buon sugo per la pasta.
Se volete, per i pià volenterosi, posso aggiungere a richiesta la ricetta degli gnocchi - non è difficile come sembra, anzi è facile e veloce, e il risultato è superlativo.

per 3 persone

Preparate un sugo al pomodoro. Potete usarne un pronto oppure seguire la ricetta seguente.
Soffriggete in un pentolino con olio d’oliva mezza cipolla tagliata a dadini, 1 spicchio d’aglio e 1 peperoncino essiccato.
Lavate qualche foglia di basilico, tagliatele a pezzetti.
Aggiungete 6 pomodori maturi a cui avrete tolto la pelle e gran parte dei semi, e che avrete tagliato a cubetti. Fate cuocere a fuoco vivo finché tutta l’acqua dei pomodori sarà evaporata. Infine, a fuoco spento, aggiungete le foglie di basilico.
Nel frattempo cuocete una busta di gnocchi di patate in acqua salata a bollore, scolateli, conditeli subito nella pentola con il sugo di pomodoro.
Servite gli gnocchi nei piatti e disponetevi velocemente sopra 1 mozzarella tritata, aspettate un minuto affinché la mozzarella si sciolga, poi servite.

mercoledì 11 maggio 2011

Fa schiuma e te la offre Capossela

Dopo il concerto di Vinicio Capossela ci fermiamo a mangiare una pizza nel ristorante di fronte al teatro. Lo facciamo (credo, ma bisognerebbe sentire anche gli altri sei che erano con me) senza premeditazione del tipo "speriamo che Vinicio venga a cena qui".
Di fatto però Vinicio viene a cena lì, arrivando un po' dopo di noi, e noi lo vediamo sfilare accanto al nostro tavolo per dirigersi al suo; ma viene intercettato da quelli del tavolo accanto, che gli chiedono autografo, dedica, foto, "per una nostra amica handicappata".

Questa la derubrichiamo insieme a "professore mi giustifico per l'interrogazione di oggi perché ieri mi è morta la [quarta] nonna".
Che poi, diciamolo, handicappata è un po' troppo generico. Un'handicappata generica potrebbe essere anche una daltonica. E che, una daltonica guarisce con l'autografo di Capossela? E se del caso, perché non c'era lei a chiederlo in persona?

Vinicio si presta a tutto ciò che gli viene richiesto, allora la Vale, appena vede che ha finito, si alza per chiedergli una foto con tutto il nostro gruppo; e lui, che si era appena fatto ritrarre insieme all'amico dell'handicappata generica, risponde: "no, non amo le foto".

Decidiamo quindi di offrirgli una caraffa di birra per far vedere che noi siamo signori, anche se lui ci ha appena rifiutato una cosa così - secondo noi - modesta.

L'intenzione iniziale era di allegare alla caraffa una nota: "noi ti si paga da bere perché siamo dei signori - Vinicio puppacelo."

La caraffa ci torna indietro - il cameriere dice che ce la offre Vinicio a noi, perché al suo tavolo stanno bevendo vino.

Che delusione! Ma non poteva almeno accettare il gesto? Tanto noi non lo avremmo mai saputo se la bevevano davvero o no.

Dopo un minuto appare Vinicio in persona, che ci ringrazia, e si ferma a fare due chiacchiere con noi, chiacchiere alle quali noi ridiamo compiacenti e accondiscendenti, qualsiasi cosa esca dalla sua bocca.
"Fate come se ve l'avessi offerta io, la birra".

Cioè, non ho capito, alla fine chi la paga? Noi nel dubbio abbiamo detto al cameriere di metterla in conto a lui.

L'occasione era quindi propizia per chiedere l'autografo, e la mia agendina da bancaria triste si è perfettamente prestata all'opera. "A Francesca, con tutta la schiuma! - Vinicio".

Ma Vinicio lo saprà che quando si parla di schiuma...?

domenica 1 maggio 2011

Milano vs. Roma

Non c'è verso, a me Milano non mi garba. Ci sono stata due giorni e ho avuto difficoltà a capire che cosa ci sia di interessante da fare per più di due giorni, appunto. Mi dispiace pensare che una città per tanti versi così importante sia così poco interessante da vedere. Certo, se uno ha soldi da spendere, è bella anche Milano. Ma non è il genere di cose che rende bella una città.
Ho notato comunque le seguenti cose:
- il quartiere dei Navigli assomiglia a Trastevere a Roma - pieno di locali e ristoranti, dove la gente si riversa la sera nei fine settimana.
- il quartiere delle Colonne assomiglia a San Lorenzo a Roma - la sera si riempie di cenciosi coi bonghi.
- è assai più pulita e ordinata di Roma, a tratti sembra una città del nord Europa.
- il parco Sempione è proprio bello, a Roma però c'è il parco di Villa Borghese che mi sembra meglio.
- la gente non suona il clacson a ogni piè sospinto, diversamente da quello che succede a Roma. Si ha quasi l'impressione che a Milano arrivare da qualche parte con la macchina non sia una questione di vita o di morte.

Colgo l'occasione per postare un interessante video che si occupa di attualità (sigh!) a Milano.

giovedì 21 aprile 2011

Ricetta strudel di mele

Note: una versione rielaborata dello strudel di mele, ma sempre facile da realizzare.

Sbucciate e private del torsolo 4 mele, tagliatele a fettine, rosolatele in una padella con un pezzetto di burro, unite anche una manciata di uvetta, 70 grammi di zucchero, un bicchierino di grappa o liquore, una spolverata di cannella (facoltativa). Cuocete con coperchio, a fuoco medio. Dopo 5 minuti di cottura aggiungete 100 grammi di pane casereccio (tipo toscano) sbriciolato, e fate ben ammorbidire le briciole nel liquido di cottura. Fate cuocere per altri 3-4 minuti, poi fate raffreddare.
Stendete un rotolo di pasta sfoglia pronta e allargatelo il più possibile con il mattarello. Versate nel centro il composto di mele e pane, distribuite sopra due cucchiaiate di granella di mandorle.
Chiudete il rotolo facendo ben aderire i bordi, disponetelo su una teglia da forno foderata di carta da forno, infornate a 190° per mezz’ora. Fate raffreddare prima di affettare.
Spolverizzate di zucchero a velo.

domenica 17 aprile 2011

...in buona compagnia!

Occome! Ho trovato un cuoco nel vicinato che scrive in maniera più frizzante e accattivante di me, e non è bionda, e non è neanche una donna, tantomeno ingegnere!
Santi numi, riconosciamo la sconfitta e tributiamo ad Antonio la giusta gloria.
Ecco sopra indicato il link del suo blogghino di roba da mangià, che ha il pregio non comune di riuscire a svecchiare le ricette dell'Artusi.

Miei lettori, questo è un imperativo: leggete e cucinate con il blogghino di Antonio! Se però v'avanza il tempo per leggere sol un blogghino, che c'entra, continuate a leggere solo il mio.

lunedì 11 aprile 2011

Il segreto della vita (uno dei) è avere la risposta pronta

Venerdì sera entro nella Gelateria dei Medici, in via dello Statuto, a Firenze. I gusti sono infiniti e tutti favolosi, sicché mentre mi decido la signora che mi serve mi chiede se può servire il cliente successivo. Ella si presenta come una specie di Samantha di Sex and the City, ma più simpatica, oserei dire cordialissima; bionda, cotonata, vestita leopardata. Le dico senz'altro di sì e mi appresto a scegliere.
Nel frattempo si libera un'altra inserviente, che mi dà quindi il gelato richiesto - per dovere di cronaca: fiordarancio, più una specie di Buontalenti, più una specie di mou e noccioline caramellate.

Per chiarezza, prima di andarmene mi rivolgo alla signora leopardata dicendole che il gelato me l'ha già dato un'altra.
Allora ella, che era di spalle, si volta, mi dà una rapida occhiata, mi fa un sorrisone e mi benedice con un inaspettato, irripetibile, cinguettante:

"Che tesoro!"

Ecco, questa è stata una di quelle rare volte in cui non ho avuta neppure una vaga idea di cosa rispondere. Me ne sono andata, forse senza salutare, dimentica perfino del gelato che avevo in mano.

Ricetta purè di patate

Note: un immancabile classico, da mangiare a sfinimento, buono da tenere in frigo per qualche giorno e riscaldare aggiungendo un po' di latte!

Sbucciate le patate, tagliatele a pezzi, mettetele in acqua fredda e portate a ebollizione. Lessate finché saranno ben cotte. Calcolate 3 patate medio-grandi per ciascun commensale.
Togliete le patate dall’acqua di cottura e, finché sono ben calde, schiacciatele con lo schiacciapatate: solo quando sono ben calde si schiacciano con facilità.
Raccogliete la purea in un tegame e aggiungete burro, latte, sale, pepe, noce moscata. Le quantità dipendono tutte dal gusto di ognuno. Solo il latte è importante che abbondi, per formare una crema fluida. Ah! Ci sta bene anche il parmigiano grattugiato, a chi piace; ovviamente, anche qui, a volontà.
Fate cucocere a fiamma bassa, per circa 5 minuti, aggiungendo via via latte per mantenere la consistenza cremosa.

lunedì 4 aprile 2011

Brit-nostalgia

Quando i problemi di tutti i giorni sono troppo grandi o complicati per poterli risolvere nell'immediato, trovo che sia consolante riandare con la mente ai tempi in cui non avevo pensieri (almeno così mi pare adesso, ma magari allora ero piena di paranoie; chi se lo ricorda). Così mi sono ritrovata a mettere il primo cd degli Oasis in auto.
Fantastici questi Oasis; musicisti di mezza tacca, erano riusciti a metter su queste miscele esplosive che piacevano a grandi e piccini.

Questa era la mia preferita, e mi fa anche tanta primavera ("I don't really wanna know how garden grows, cos I just wanna fly"), e mi ricorda di quando ero innamorata di Liam Gallagher, e volevo vestire solo Fred Perry - un momento, ma era Damon Albarn che vestiva Fred Perry... Sto facendo del casino.

Insomma, si parla del 1994, mi pare.
Che tempi!

domenica 3 aprile 2011

Sulla gelosia

Aleksei Aleksandrovic non era geloso. La gelosia, secondo la sua convinzione, offende la moglie, e nella moglie si deve aver fiducia. Perché si dovesse aver fiducia, cioè la piena sicurezza che la sua giovane moglie lo avrebbe sempre amato, egli non se lo domandava; ma non sentiva sfiducia perché aveva fiducia, e diceva a se stesso che bisognava averne. [...] Ora, invece, Aleksei Aleksandrovic si trovava faccia a faccia con la vita, con la possibilità che sua moglie amasse qualcuno che non era lui, e questo gli sembrava molto assurdo e incomprensibile, perché questo era la vita stessa.

"Anna Karenina", Lev Tolstoj

giovedì 31 marzo 2011

C'è crisi anche della voglia di lavorare, eh

Dopo 17 giorni di attesa, durante i quali sono partiti due solleciti ("è urgente, come ve lo devo dire? mi serve per lavorare!"), mi richiamano dal centro assistenza Samsung per farmi sapere che è stato fatto non il preventivo, ma un primo sommario esame della mia stampante multifunzione.

Telefonata di ieri mattina:
Tecnico: "Signora, ho dato una prima occhiata alla sua stampante, io l'ho provata col mio computer, a me funziona."
Ade: "Lei ovviamente ha un pc; io ho un mac."
Tecnico: "Eh no, col mac in effetti non l'ho provata. Possiamo provare ad aggiornare il firmware, poi vediamo se anche col mac riparte."
Ade: "Bene, grazie."

Oggi pomeriggio mi reco al centro assistenza col portatile per fare la prova.
Tecnico: "Ma... Le avevo detto che la richiamavo io..."
Ade: "Ma si figuri! Mi ha fatto aspettare 17 giorni per cominciare a metterci le mani, mi vuol dire che in un giorno e mezzo non è riuscito a scaricare il firmware?"
Tecnico: "No, non mi ci sono ancora messo, in realtà; e poi è una cosa lunga, complessa..."
Ade: "Mi faccia capire: dopo 17 giorni finalmente arriva il mio turno, lei mette le mani sulla mia stampante; vede che c'è un problema; e poi la rimette da parte e comincia a lavorare su altri apparecchi?! Ma dice per davvero?! Mi ha rimesso in fondo alla coda, o cosa?! Andiamo di là in laboratorio, va', e riproviamo..."

Dopo dieci minuti di prove...
Tecnico: "Se vuole provo a scaricare il firmware e a installarlo, e entro la fine del pomeriggio le faccio sapere com'è andata; però non le posso assicurare che sia risolutivo; le costerà una cinquantina di euro"
Ora: considerando che:
1) aveva detto che era una cosa lunga e complessa, ma d'improvviso è diventata lavoro di un'oretta;
2) non mi dà garanzie di soluzione, ma evidentemente, poverino, non sa neanche che pesci pigliare;
3) se ricompro l'apparecchio, male male lo pago 100 euro...

...me ne sono venuta via con la stampante sotto braccio.

Bella, la tecnologia, eh?

lunedì 28 marzo 2011

Perdu dans traduction

Ho saputo che gli americani (e chi, sennò) hanno fatto il remake di un ottimo, secondo me intraducibile film francese del 1998: La cena dei cretini. E' incredibile come questo popolo (gli americani, non i francesi) non riesca ad apprezzare la sagacia altrui; e dire che noialtri, per esempio, usiamo come espressione proverbiale "humour inglese".
Appunto per questo motivo, vi consiglio di vedervi il gustoso film nella versione originale; e, se sapete anche un po' di francese, meglio ancora in lingua originale.

Ricordo quando parlai di questo film a un mio temporaneo compagno di università, studente erasmus da Parigi. Gli dissi che si intitolava "Le diner de cons", pensando che non avrebbe capito se gli avessi detto il titolo in italiano. Allora lui, con traduzione istantanea, se ne esce con: "Ah, La cena degli stronzi?". Al che io: "Sì, beh, pensandoci bene..."

venerdì 25 marzo 2011

Ricetta Fish & Chips

Note: una maniera facile per cominciare a cucinare (e ad amare) il pesce.

per 2 persone

Preparate una pastella con 1 uovo sbattuto, 3 cucchiaiate colme di farina, un pizzico di sale e di pepe nero; mescolate energicamente per eliminare i grumi. Dovrà risultare una cremina piuttosto densa: eventualmente aggiungete altra farina.
Passate 220 grammi di filetti di merluzzo tagliati a pezzi nella pastella, facendo impregnare bene. Friggeteli in una padella con 3 dita di olio per friggere bollente. Rigirateli quando sono dorati su un lato, cuocete per alcuni minuti finché non hanno raggiunto la doratura desiderata.
Scolate su carta assorbente, poi salate.

Sbucciate le patate (quantità a piacere), tagliatele a spicchi, sciacquatele in un colapasta. Sgocciolatele bene e poi passatele su carta assorbente. Friggete anche le patate, poi passatele su carta assorbente e alla fine salatele.

lunedì 14 marzo 2011

Ricetta gnocchetti verdi con panna e speck

Note: con la stessa ricetta si possono preparare i tortellini al posto degli spatzli. E' una cosa del tutto diversa, ovviamente, ma è un'idea per come condire i tortellini "asciutti".

per 2 persone

In una padella soffriggete con olio d’oliva 50 grammi di speck affettato tagliato a pezzettini, oppure di pancetta, o di prosciutto. Aggiungete 100 grammi di panna da cucina, pepe e fate appena scaldare.
Nel frattempo lessate una confezione di gnocchetti verdi in acqua salata a bollore. Si tratta di una specialità del Tirolo dal nome originale di Spatzli. Si trovano nel banco frigo al supermercato e si presentano con l’aspetto di trofie di colore verde, poiché nell’impasto sono presenti spinaci tritati. Vanno bene anche degli gnocchi di patate agli spinaci, che poi “praticamente” sono la stessa cosa.

Scolate gli Spatzli e ripassateli per un paio di minuti nella padella a fuoco medio, perché si insaporiscano. Aggiungete parmigiano grattugiato.

mercoledì 9 marzo 2011

Postriboli culinari, del meglio del nostro meglio/1

"Per sapere quanto gambo prendere, ci vuole esperienza. Perché dopo un po' doventa troppo duro."

Stavo parlando di asparagi.

(da "Postriboli Culinari", puntata 5, stagione 1)

sabato 5 marzo 2011

Ricetta cenci di carnevale

Note: visto che sono un po' lunghi da spianare e da friggere, meglio farne in abbondanza. La voglia di rifarli potrebbe non tornare presto. Si possono comunque dimezzare le dosi.

In una ciotola o su una spianatoia impastate 500 g di farina, 4 uova sbattute, 100 g di zucchero, 50 g di burro fuso, la scorza grattugiata di 1 limone, un bicchierino di Vin Santo (o altro vino liquoroso, o grappa). Se l'impasto dovesse risultare colloso, aggiungere farina; viceversa, aggiungere altro liquore.

Infarinate molto bene e ripetutamente il piano di lavoro, e spianate la pasta col mattarello, il più sottile possibile: più sottile si riesce a fare, più croccante sarà il risultato. Purtroppo, coi metodi e i mezzi casalinghi è difficile fare una sfoglia molto sottile che poi non rimanga attaccata al piano o che non si rompa tutta quando si tenta di sollevarla. Fate del vostro meglio...

Tagliate la sfoglia col coltello o la rotella, in rettangoli lunghi una decina di cm e larghi 2-3.
In una padella scaldate 3 dita di olio per friggere (semi, mais, girasole), e quando è ben caldo buttateci le strisce di pasta, anche non ben stese o un po' ripiegate / accartocciate su loro stesse. Cuocete su entrambi i lati e togliete dalla padella quando hanno raggiunto il grado di doratura desiderato.

Sgocciolate su carta assorbente, e spolverizzate di zucchero a velo misto a zucchero semolato.

Niente è impossibile per chi non deve farlo (cit.)

I nostri genitori hanno avuto tutto, e lo hanno avuto come una cosa scontata, dovuta, come se non esistesse un'alternativa, come se il concetto di giustizia fosse ancora di là da venire: hanno avuto il posto fisso, con la malattia, la tredicesima, le ferie pagate; la pensione a 55 anni, una lauta pensione, per l'esattezza; hanno avuto anche un lauto TFR; hanno avuto asili nido, il lavoro a 5 km da casa, che ha permesso loro di tornare a casa a pranzo TUTTI I GIORNI.

Noi non abbiamo e non avremo quasi niente di tutto questo. Il posto fisso NON ESISTE più, quindi ci possiamo sognare la malattia, la tredicesima, le ferie pagate; la pensione NON L'AVREMO MAI, figuriamoci il TFR; gli asili e tutti i servizi di welfare diventano ogni giorno sempre più una chimera, e se mai riusciremo a trovare un lavoro, sarà possibilmente a 500 km da casa.

Cosa fanno i nostri genitori nel frattempo, nell'osservare tutto questo, la situazione nostra attuale?

Prima di tutto non fanno mai il confronto con quello che è toccato a loro. Se così facessero, tarerebbero subito il discorso dicendo: "eh, che ingiustizia, noi abbiamo avuto tanto, e i nostri figli dovranno stare peggio di noi, bisognerebbe poter fare qualcosa per loro". Invece quello che è toccato a loro è una cosa "scontata", un "diritto acquisito", a loro è andata bene e ci mancherebbe il contrario, vietato discutere del fatto che, forse proprio perché è andata tanto bene a loro, a noi sta andando tanto male (caso classico: le pensioni. Chi ormai ha maturato una pensione lauta deve continuare a percepirla, anche se si è già da tempo capito che ciò farà sì che non ci saranno soldi per le pensioni di noialtri. Ma ormai è un diritto acquisito, guai a toccarglielo).

Quindi, siccome non si ricordano che a loro è filato tutto liscio senza quasi fatica, hanno il coraggio di venire da noi e dirci, con l'aria di chi insegna tanto (e deve anche tanto essere ringraziato): "eh ragazzi il mondo oggi è fatto così, c'è poco da arrabbiarsi e discutere, chinate la testa e piegate la schiena, prendetelo nel didietro, e ringraziate chi vi ce lo mette; prendete il lavoro precario che vi offrono, e non vi lamentate [tanto noi il nostro bel posto fisso ce l'abbiamo avuto]; andate a lavorare a 500 km da casa, che volete che sia [tanto lo dovete fare voi, mica noi, che siamo tornati a casa a pranzo per 35 anni]; e ringraziate il cielo che abbiamo presa tanta pensione e tanto TFR coi quali vi campiamo tuttora".
Perché noi giovani, certamente, non preferiremmo piuttosto avere un buon lavoro che ci permettesse di camparci da soli e con dignità, senza dover chiedere ai genitori di tenerci in casa fino a 40 anni e oltre; non vorremmo dicerto, noi giovani "bamboccioni", poter prendere un mutuo in tranquillità come hanno fatto loro, invece di sperare che la nonna vada presto al creatore per lasciarci la sua casetta.

E a chi di noi decide di provare a realizzare se stesso con qualcosa di più rischioso come un'attività in proprio, diciamo piccolo-imprenditoriale (anche la libera professione), i nostri vecchi corrono a spiegare: "ma sai, ormai non è più il tempo di quelle cose, un tempo si poteva aprire uno studio professionale o un'attività con ottimismo, oggi è difficilissimo, ti conviene rinunciare, butta via 5 anni di studi universitari e cercati un bel posticino in banca o come cassiera di supermercato [mentre noi abbiamo inseguito i nostri sogni con pazienza di lunghi anni e li abbiamo realizzati]"

Volete sentirvi importanti dichiarando che ci pensate voi a campare i vostri figli con le vostre laute pensioni, che i vostri figli senza di voi non saprebbero dove sbattere il capo?
Bene, vi facciamo questo favore, continuate a mantenerci e a sentirvi importanti. Perché noi, almeno per adesso, continuiamo a pensare di meritare le stesse opportunità che avete avuto voi, e continuiamo a voler provare a realizzarci secondo il nostro progetto di vita.

Andateci voi alla cassa del supermercato o della banca, se vi piace tanto.

giovedì 24 febbraio 2011

Telefonata kafkiana

Telefonata di mimadre, poco fa. Dopo un po' che siamo al telefono,...

mimadre: ma te ora dove sei?
io: a casa.
mimadre: come a casa?!
io: perché, non va bene? non mi ci vuoi più a casa?
mimadre: ma come, o dove sei, non ti vedo!
io: ma perché, te non sei fuori?
mimadre: io sono in cucina! ma se te sei a casa, io perché ti sto chiamando al cellulare?
io: forse perché tu sei scema.

lunedì 21 febbraio 2011

Ricetta biscotti con pepite di cioccolato (cookies)

Note: si può aumentare leggermente la quantità di farina per avere biscotti più croccanti, ma bisogna avere più pazienza a formare i biscotti con le mani perché l'impasto tenderà ancora di più all'incoerenza. Con un po' meno farina, invece, saranno più friabili e "burrosi". Io li preferisco più croccanti!

per una trentina di pezzi


Fate ammorbidire 150 grammi di burro a temperatura ambiente, poi lavoratelo a crema con 70 grammi di zucchero. Aggiungete mezza bustina di lievito per dolci e 230 grammi di farina. Mescolate vigorosamente con le mani, l’impasto risulterà non molto coeso e tendente a sbriciolarsi.
Aggiungete una manciata di gocce di cioccolato fondente e una manciata di pinoli, oppure mandorle tritate, oppure nocciole tritate.
Prelevate piccole porzioni di impasto e con le mani formate delle palline che schiaccerete con i palmi dando loro la forma di dischetti dello spessore di mezzo cm.

Disponete i biscotti su una teglia da forno foderata di carta da forno, distanziati di 5 cm perché con la cottura lieviteranno e si allargheranno. Cuocete a 175° per 13 minuti.
Fate raffreddare i biscotti senza mai toccarli: finché non saranno freddi non saranno croccanti e anzi si sbriciolerebbero al minimo tocco.