martedì 31 agosto 2010

Rag. Pupazzi Ugo

Al rientro dalle ferie, novità sulla pulsantiera dei citofoni a Roma.

Alka: "Ah, guarda! Hanno sostituito la targhetta sbagliata sul campanello. Hanno aggiunto la T che mancava a Dolmetta. Bravi. [prima c'era scritto Dolmeta]"
Ade: "Eh sì. Bravi."



Bravi, sì, però...

domenica 22 agosto 2010

Ricetta filetti croccanti di triglia

Note: la triglia è un pesciolino molto gustoso e per niente costoso, si presta ad essere fritta, arrostita al forno, oppure anche a preparazioni più fantasiose come la seguente. Vale la pena comprare filetti di triglia una volta in più e filetti di merluzzo una volta in meno.

per 2 persone

Fate un battuto di 4 filetti di acciuga sottolio, mezzo spicchio di aglio, un ciuffetto di prezzemolo, 1 cucchiaiata di capperi sottaceto preventivamente sciacquati e strizzati.
Rosolate il trito in una padella con olio d’oliva e, quando le acciughe si saranno sciolte, aggiungete 50 grammi di mollica di pane casereccio (tipo toscano) sbriciolata. Fate rosolare anche la mollica, poi trasferite il composto in un piatto con un mestolo forato, per scolarlo dall’olio in eccesso.
Nel frattempo sciacquate e asciugate 300 grammi di filetti di triglia, poi passateli nel composto su entrambi i lati premendo per fare aderire. Arrotolate i filetti su loro stessi e fissateli con uno stuzzicatenti. Aggiungete sale e pepe.
Disponete i rotolini su una teglia da forno, irrorateli con l’olio del soffritto, infornateli per 10 minuti a 180°.

lunedì 16 agosto 2010

Sante parole!

Pensa che per un poeta sia augurabile poter vivere senza lavorare, poter solo leggere e scrivere?
No, penso che sia... No, possiamo solo parlare di noi stessi. Io sono quasi sicuro che se fossi stato ricco, se non avessi avuto la seccatura di dover lavorare e mi fossi potuto dedicare solo alla poesia, mi sarei inaridito.

Perché?
A me è stato utile dover lavorare in banca o in una casa editrice. Non aver troppo tempo a disposizione significa doversi concentrare di più.

(da una intervista a Thomas Stearns Eliot pubblica su Paris Review nel 1958)

sabato 14 agosto 2010

Rendiconto vacanze estive 2010



Al rientro dalle ferie mi sento di dirvi: bella codesta Sicilia! Il programma della vacanza ha compreso soggiorno di una settimana su Favignana e Marettimo, più itinerario di pochi giorni fra Trapani, Marsala, Mazara del Vallo, Selinunte, Segesta, Sciacca, Erice.
Insomma, la provincia di Trapani in lungo e in largo!

A tale proposito annoveriamo le seguenti:

#1 "Emo datevi fuoco" (scritta su un muro a Mazara del Vallo): la demenza teenageriale è arrivata così tanto a sud, non avrei creduto! (ovviamente la demenza riguarda gli emo, non chi - giustamente - ne auspica l'autocombustione indotta);
#2 Le siciliane parecchie vanno vestite come vere buttane fin dai 14 anni o giù di lì. La visione di: orlo della gonna un tutt'uno con la cintura, tacchi minimo alti 7 cm, trucco appariscente e altri dettagli minori mi hanno fatto sentire pudica come una bambina dell'asilo, pur se la mia età è tuttora assai tenera, per carità;
#3 a Mazara del Vallo c'è un arcinoto ristorante di pesce dove fanno 4 turni di 270 persone ogni sera, e ti chiamano con il microfono in ordine di prenotazione quando scatta il tuo turno. Nel giro di un'ora e un quarto ti fanno mangiare e uscire. E ti fanno mangiare a strippapelle, oltretutto, e buono, oltretutto, e si spende una cippa, oltretutto!
#4 a Favignana la sera ci si ammazza di noia. Dopo aver fatto 4 giri delle 4 viuzze del paese e aver rivisto le 5 gelaterie e i 10 ristoranti che ci sono, per la 4 volta, appunto, non ti resta che andare alla spiaggia più vicina al paese e buttarti nel mare. Ma purtroppo non c'è illuminazione stradale, neanche appena fuori dal paese: quindi se sei equipaggiato solo di bicicletta puoi solo tornare a casa disperato (alle ore 22). Purtroppo però qui ci sono due problemi:
#5 l'autostrada A29 Palermo - Mazara del Vallo che - inaspettatamente - ti passa sotto la finestra;
#6 un gruppo di vecchietti che si ritrovano a suonare i Nomadi e Iva Zanicchi dall'altra parte dell'(auto)strada, in un vecchio edificio a finestre spalancate che ha subito preso il nome di Squallida Balèra;
#7 Erice tanto bellina ma è uguale a Gubbio (o a Assisi, ma senza le basiliche).

Comunque, vi consigliamo davvero tanto la Sicilia! Dobbiamo ancora capire se ve la consigliamo più o meno caldamente della Croazia, ma nel dubbio, potete sempre lanciare una monetina.