lunedì 12 dicembre 2011

Caro Monti, ti volevo anche dire un'altra cosa

Egregio Sig. Monti,
lei ci ha parlato di una manovra economica all'insegna di "Rigore, Equità, Crescita". Analizziamo in dettaglio i punti.

[1] Rigore: servono tanti quadrini e alla svelta, ma non per farci qualcosa che serva al popolo italiano, bensì a ripianare il "buco" che c'è nei conti dello Stato, nell'economia a livello macroscopico, a ricuperare punti sullo spread (così ci dite). Il rigore sta nel fatto che i soldi vengono tolti a noi ma non ci vengono resi: darci questa fregatura senza neanche un pensierino pur minimo a noi che questi soldi ce li siamo dovuti sudare, questo è rigore.

[2] Equità: per non scontentare nessuno, avete deciso di colpire tutti. L'aumento delle accise sui carburanti, l'aumento dell'IVA al 23%, la reintroduzione dell'ICI sulla prima casa (la quale ricordiamo ancora una volta è la casa nella quale si vive, casa che non è fonte di reddito) sono tre misure di aggravio fiscale dalle quali nessuno può scappare, nenche i poveracci, che ormai sono una fetta sempre maggiore della popolazione; di qui appunto l'equità.

[Ah! ora ricordo! Avete anche ulteriormente tassato dell'1,5% i capitali rientrati tramite il condono valutario. Intanto, chissà che ci guadagnate con solo l'1,5%; poi non è molto "corretto" cambiare le carte in tavola con queste persone che - pur se evasori e quindi idealmente non più di tanto meritevoli di correttezza - hanno riportato i soldi in Italia a delle condizioni stabilite prima. Forse era meglio lasciar stare tutto com'era, ed evitare ai più di ricordare questo bel regalo che il precedente governo ha fatto a questi signori l'anno scorso.]

[3] Crescita: come conseguenza di [1] + [2] ...Ah sì?!

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