Quando ero studentessa, o più genericamente in passato, di tante cose che non sapevo, del futuro che mi attendeva, mi ero fatta una pur vaga idea: di vaghe idee mi sono cibata con fiducia per anni.
Poi col tempo ho sostituito tanti fatti ad altrettante idee, e via via mondo si allargava intorno a me.
Ripenso con tenerezza a quei tempi, mi vedo come dentro un piccolo recinto nel quale mi prendo cura delle mie piccole cose, in attesa di aprire il cancello ed uscire, armata di tutte le mie belle doti.
Stavo meglio quando non sapevo, però mi sembrava di sapere; mi sentivo insoddisfatta, protesa freneticamente verso un futuro pieno di promesse; eppure, rivista da qui, quella mi pare una persona felice. Felice nell'ignoranza, nella fiducia in un Meglio che perlopiù non esisteva.
Forse solo a me certi ricordi fanno questo effetto?
Poi col tempo ho sostituito tanti fatti ad altrettante idee, e via via mondo si allargava intorno a me.
Ripenso con tenerezza a quei tempi, mi vedo come dentro un piccolo recinto nel quale mi prendo cura delle mie piccole cose, in attesa di aprire il cancello ed uscire, armata di tutte le mie belle doti.
Stavo meglio quando non sapevo, però mi sembrava di sapere; mi sentivo insoddisfatta, protesa freneticamente verso un futuro pieno di promesse; eppure, rivista da qui, quella mi pare una persona felice. Felice nell'ignoranza, nella fiducia in un Meglio che perlopiù non esisteva.
Forse solo a me certi ricordi fanno questo effetto?