Sabato sera ho passato una serata diversa dal solito, in compagnia di tante persone.
Eravamo in un grande spazio tutti insieme, uomini, donne, bambini. Soprattutto ho notato tanti bambini.
Avevamo tutti voglia di fare festa, con magliette colorate, sciarpe sventolanti, bandiere.
Ridevamo, cantavamo, sognavamo, ci divertivamo un mondo.
Poi ci siamo ricordati che non poteva durare, e siamo tornati con i piedi per terra. Come al solito veniva ristabilito un vecchio, ingiusto, ben noto ordine. All'ora di andare via, quanti bimbi in braccio ai papà, con i lucciconi agli occhi, chiedevano: "ma papà, perché?", e i loro padri, affranti, non sapevano cosa rispondergli. Quella che doveva essere una festa aveva finito per essere una triste serata come tante altre passate.
Ho pensato che fosse una barbarie far soffrire così quei piccoli innocenti, che rabbia, che ingiustizia.
Allora delle due l'una: o smettete di insegnare ai vostri figli di tenere per la Lazio, o la Juve smette di rubare!
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