Per ciascuna persona procuratevi una orata “da porzione”, che peserà quindi almeno 350 grammi. Potete usare un altro pesce come per esempio il branzino detto anche spigola, o il pagello, o la trota salmonata, insomma altri pesci dall’aspetto di classico “pesce intero”.
Assicuratevi che il pesce sia stato pulito, ovvero che sotto la pancia sia presente un lungo buco, segno che sono state tolte le interiora. Altrimenti chiedete al pescivendolo che ve lo pulisca, eliminando le interiora e le squame.
Sciacquate il pesce, praticate 3 lunghe incisioni trasversali nella pelle su ciascun lato.
Cospargete il buco delle interiora con sale e pepe o meglio con un mix di aromi per arrosti, poi inserite uno spicchio d’aglio sbucciato e tagliato in due pezzi, una fettina di limone tagliata in due, un rametto di rosmarino.
Disponete il pesce in una teglia da forno unta di olio d’oliva, passatevi sopra un filo d’olio d’oliva e poi sale e pepe, o meglio il mix di aromi per arrosti, poi disponetevi due o tre fettine di limone in modo da coprirlo tutto tranne la testa. Infine versate nella pirofila un bicchierino di vino bianco.
Infornate il pesce a 170° gradi per 30 minuti, rigirandolo a metà cottura, e controllando comunque che sia completamente cotto prima di spegnere il forno. La carne, in questo caso, dovrà aver perso il colore biancastro - tralucido ed essere di un bel bianco sodo e opaco.
Togliete dalla teglia, eliminate la pelle, la spina centrale, la testa e la coda. Disponete quello che rimane nel piatto, poi versatevi sopra il fondo di cottura rimasto nella teglia, ed eventualmente succo di limone.
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