domenica 6 settembre 2009

Gita al Lago Santo

Sabato mattina siamo partiti per una nuova avventura di un giorno.
Dopo due ore di viaggio arriviamo sull'Appennino Modenese in località Tagliole, al Lago Santo. Non c'è tantissima gente quindi si sta bene, il sole scotta ma l'aria è fresca, quindi si prospetta un'ottima giornata.
Il nostro programma comprende principalmente il bivacco quindi non prevediamo grandi camminate. Andiamo subito al vicinissimo Lago Baccio, in 20 minuti arriviamo. Il lago ha un aspetto "selvaggio", vi crescono alghe vicino a riva che formano una specie di acquitrinio verde smagliante, e su un lato non si riesce praticamente a capire dove finisca l'acqua e dove cominci il prato. Il lago è "incastonato" tra il Monte Giovo e il Monte Rondinaio, e questa "chiusura" conferisce un aspetto un po' soffocante e inquietante, secondo me. Molto bello quindi!

E questo è il lago come si presenterebbe d'inverno:

Ci fermiamo su un grosso masso all'ombra di un faggio. Il masso è piatto sulla sommità ed è molto adatto per sederci in due. Cogliamo l'occasione per premiarci della faticaccia (!) con una merendina a base di pane e mortadella (visto che siamo sconfinati in Emilia, un giusto tributo alle tradizioni locali).
Dopo aver ossservato con interesse le peripezie di una canona labrador in cerca di avventure nonostante i richiami dei padroni, ripartiamo per il Lago Santo. Lì ci godiamo il meritato riposo (?) dopo una passeggiata sul lungolago. Stendiamo la coperta al sole e facciamo un riposino, poi un altro spuntino e un po' di lettura, finché alcune pesanti nuvole, ancorché intermittenti, ci consigliano di non trattenerci ancora a lungo.
Da notare che un versante del Monte Rondinaio si sta sfaldando poiché esposto a nord, e quindi soggetto a gelate invernali. Ecco i pietroni esplosi per il ghiaccio che rotolano a precipizio fino al lago:
Ripartiamo alle 15 in cerca di una merenda a base di gnocco fritto... Ma in ogni posto dove ci fermiamo scopriamo che non è contemplato l'orario "merenda" bensì solo quello "pranzo"... Che delusione!
Arriviamo all'Abetone che praticamente vuole piovere, meno male che eravamo ripartiti, e ci prendiamo un gelato gusto mirtillo e lampone.
Mentre mangiamo il gelato diamo un'occhiata ai negozi accanto alla gelateria. C'è un negozio di abbigliamento e oggettistica accanto a uno di abbigliamento e scarpe. Entrambi espongono merce fuori dalla vetrina sul marciapiede. Nel negozio di abbigliamento e oggettistica è appeso il seguente avviso in vetrina: "Si avvisa la gentile clientela che LE SCARPE NON SONO MIE. firmato la Cincistroccola".
Mentre torniamo definitivamente verso valle il viso ci comincia a bruciare, e ci ricordiamo che il lago riflette un bel po' di radiazione solare: anche questo fine settimana abbiamo consolidato la nostra abbronzatura; ma non ce ne saranno molti altri, purtroppo.

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