Bazil ha un taglio orizzontale sulla fronte perché ha subito un'operazione in cui hanno tentato di asportargli una pallottola conficcata nel cervello. Appena torna a casa dall'ospedale la vicina, che non sa niente di quello che gli è capitato, lo incontra in cortile e gli fa:
"Bazil! Ma che ti è successo stamani? Ti sei pettinato con l'apriscatole?"
Un'altra frase di questo fantastico film mi preme in questa sede ricordare: "A buon intenditor, ciao."
Consiglio a tutti la visione dell'ottimo "Il piano esplosivo di Bazil" di Jean Pierre Jeunet.
giovedì 30 dicembre 2010
martedì 28 dicembre 2010
Non sempre amo avere ragione a prima vista
Ade: (indicando fuori dall'auto) "guarda, c'è Tizio..."
Virgi: "Ah, a proposito di Tizio... [cambia tono in triste e sconsolato] Volevo dirti una cosa, ma te la devo dire con calma..."
Ade: "Ah, ho capito. Caio [uno dei migliori amici di Tizio] ce l'ha fatta."
Virgi: "Sì... Ma come hai fatto..."
Ade: "Era solo questione di tempo."
(n.b. ce l'ha fatta = a commettere il suicidio.)
Virgi: "Ah, a proposito di Tizio... [cambia tono in triste e sconsolato] Volevo dirti una cosa, ma te la devo dire con calma..."
Ade: "Ah, ho capito. Caio [uno dei migliori amici di Tizio] ce l'ha fatta."
Virgi: "Sì... Ma come hai fatto..."
Ade: "Era solo questione di tempo."
(n.b. ce l'ha fatta = a commettere il suicidio.)
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lunedì 27 dicembre 2010
Umorismo pronto in tasca
Pubblicità in tv: "Ogni settimana in edicola una nuova uscita! Colleziona draghi! Col primo numero..."
Alka: "...Mario."
Io non l'avevo neanche capita, subito.
ahr ahr ahr
Alka: "...Mario."
Io non l'avevo neanche capita, subito.
ahr ahr ahr
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domenica 19 dicembre 2010
Bella la vita in campagna, peccato che quando nevica le stradine ghiacciate non te le viena a spazza' nessuno
martedì 14 dicembre 2010
Ultima chiamata per il volo...
Molto bene.
Da adesso e fino alla fine della legislatura, Silvio spingerà a tutto gas per fare le leggi che gli servono, temendo che la pacchia possa finire da un momento all'altro, sentendosi bruciare il terreno sotto i piedi, e non farà un cazzo per gli Italiani (come ha fatto finora, ma da ora in poi farà possibilmente PEGGIO).
Però andrà spesso sotto coi voti nelle due camere, quindi non gli approveranno mai un cazzo, perché ci vogliono diverse votazioni in entrambe le camere per approvare le leggi, e non le avrà mai sulle leggi che servono a lui soltanto (vedasi legge sulle intercettazioni fallita a luglio).
Risultato: immobilismo totale, mentre gli Italiani sprofondano nella crisi economica.
Tra cui gente come me, i liberi professionisti, che non hanno molto lavoro di questi tempi, e fanno fatica a riscuotere i lavori già fatti.
Salvo poi che misteriosamente tutti lo rivoteranno col cuore in mano alla prossima tornata elettorale. Per poi ricominciare a lamentarsi di lui dopo lo scrutinio.
Rivaluto quindi la Russia: almeno lì una tradizione democratica non c'è mai stata, neanche fasulla, come da noi. Non ci si fa illusioni, si sa di vivere in un regime.
Ora guardo quanto costa il volo, poi mi informo se c'è tanta trafila da fare per aprire un ristorante. La cucina italiana è apprezzata in tutto il mondo, credo che sarà più facile che campare facendo l'ingegnere in Italia.
E poi c'ho un po' già l'aspetto di una russa, dai.
E poi il colbacco di pelliccia va un casino quest'anno.
До свидания, друзей!
Da adesso e fino alla fine della legislatura, Silvio spingerà a tutto gas per fare le leggi che gli servono, temendo che la pacchia possa finire da un momento all'altro, sentendosi bruciare il terreno sotto i piedi, e non farà un cazzo per gli Italiani (come ha fatto finora, ma da ora in poi farà possibilmente PEGGIO).
Però andrà spesso sotto coi voti nelle due camere, quindi non gli approveranno mai un cazzo, perché ci vogliono diverse votazioni in entrambe le camere per approvare le leggi, e non le avrà mai sulle leggi che servono a lui soltanto (vedasi legge sulle intercettazioni fallita a luglio).
Risultato: immobilismo totale, mentre gli Italiani sprofondano nella crisi economica.
Tra cui gente come me, i liberi professionisti, che non hanno molto lavoro di questi tempi, e fanno fatica a riscuotere i lavori già fatti.
Salvo poi che misteriosamente tutti lo rivoteranno col cuore in mano alla prossima tornata elettorale. Per poi ricominciare a lamentarsi di lui dopo lo scrutinio.
Rivaluto quindi la Russia: almeno lì una tradizione democratica non c'è mai stata, neanche fasulla, come da noi. Non ci si fa illusioni, si sa di vivere in un regime.
Ora guardo quanto costa il volo, poi mi informo se c'è tanta trafila da fare per aprire un ristorante. La cucina italiana è apprezzata in tutto il mondo, credo che sarà più facile che campare facendo l'ingegnere in Italia.
E poi c'ho un po' già l'aspetto di una russa, dai.
E poi il colbacco di pelliccia va un casino quest'anno.
До свидания, друзей!
martedì 7 dicembre 2010
Noi no, non ci capiamo, non usiamo lo stesso linguaggio (cit.)
"Ciao, siamo l'ufficio Concorsi del Comune di Pistoia, e del regolamento nazionale in materia di concorsi ce ne sbattiamo altamente. E' vero che il regolamento nazionale prevede che se uno ha superato uno scritto ed è stato ammesso ad un orale, debba avere 15 giorni di preavviso per potersi sufficientemente preparare all'orale medesimo; ma noi, come un po' tutti i Comuni d'Italia, abbiamo fatto un apposito regolamento per derogare a queste regole.Tiè."
concorrente: "Ecco, ma se la legge prevede una cosa, non vi viene mai in mente che ci possa essere una logica che la ispira? Tipo che uno avrebbe diritto di sapere a cosa va incontro, e magari di saperlo non da un giorno all'altro?"
"Ciao, siamo l'ufficio Concorsi, e codeste considerazioni puoi benissimo ficcartele tu sai dove, per quanto tu abbia tutte le ragioni."
concorrente: "Oltretutto mi preme farvi notare che avete fissato gli scritti il 20 dicembre e gli orali il 27. Avevate tutta questa furia di fare gli orali dopo una settimana ovvero di farci stare a studiare anche il giorno di Natale?"
"Ciao, siamo l'ufficio Concorsi, e sappiate che tanto quando avete studiato per lo scritto, gli argomenti dell'orale sono gli stessi, quindi non avete bisogno di studiare ancora. E poi è Natale anche per noi!"
concorrente: "lei, caro ufficio Concorsi, per venirmi a dire che dopo lo scritto non importa studiare per l'orale se gli argomenti sono gli stessi, a che grado di istruzione si è fermato? Terza elementare?"
...e comunque: che cazzo vuol dire che è Natale anche per voi? Ve l'abbiamo detto noi di mettere un concorso il 27 dicembre?!
concorrente: "Ecco, ma se la legge prevede una cosa, non vi viene mai in mente che ci possa essere una logica che la ispira? Tipo che uno avrebbe diritto di sapere a cosa va incontro, e magari di saperlo non da un giorno all'altro?"
"Ciao, siamo l'ufficio Concorsi, e codeste considerazioni puoi benissimo ficcartele tu sai dove, per quanto tu abbia tutte le ragioni."
concorrente: "Oltretutto mi preme farvi notare che avete fissato gli scritti il 20 dicembre e gli orali il 27. Avevate tutta questa furia di fare gli orali dopo una settimana ovvero di farci stare a studiare anche il giorno di Natale?"
"Ciao, siamo l'ufficio Concorsi, e sappiate che tanto quando avete studiato per lo scritto, gli argomenti dell'orale sono gli stessi, quindi non avete bisogno di studiare ancora. E poi è Natale anche per noi!"
concorrente: "lei, caro ufficio Concorsi, per venirmi a dire che dopo lo scritto non importa studiare per l'orale se gli argomenti sono gli stessi, a che grado di istruzione si è fermato? Terza elementare?"
...e comunque: che cazzo vuol dire che è Natale anche per voi? Ve l'abbiamo detto noi di mettere un concorso il 27 dicembre?!
domenica 5 dicembre 2010
Ricetta tartine alla pizzaiola
Note: specialmente quando i pomodori non sono in stagione, si possono sostituire con una cucchiaiata di passata di pomodoro per ogni fetta di pane.
Lavate 3 pomodori maturi, tagliateli a metà per orizzontale, strizzateli leggermente per far uscire la maggior parte dei semi, poi tagliateli a dadini. Conditeli con sale, olio, pepe.
Tagliate a fette sottilissime una mozzarella, fatele sgocciolare su carta assorbente.
Distribuite su fette di pane il pomodoro, disponete le fette di pane su teglie da forno, infornate per 10 minuti a 180°.
Togliete le fette di pane dal forno, aggiungete le fettine di mozzarella e una spolverata di origano, rimettete in forno per altri 5 minuti.
Lavate 3 pomodori maturi, tagliateli a metà per orizzontale, strizzateli leggermente per far uscire la maggior parte dei semi, poi tagliateli a dadini. Conditeli con sale, olio, pepe.
Tagliate a fette sottilissime una mozzarella, fatele sgocciolare su carta assorbente.
Distribuite su fette di pane il pomodoro, disponete le fette di pane su teglie da forno, infornate per 10 minuti a 180°.
Togliete le fette di pane dal forno, aggiungete le fettine di mozzarella e una spolverata di origano, rimettete in forno per altri 5 minuti.
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