domenica 21 giugno 2009

Integrazioni al post precedente, più chiare del post stesso

allora correggiamo il tiro, spiegando meglio (i post chiari e concisi non fan per me, mentre filippo è certo più bravo).
in italia c'è poca voglia di andare all'università, abbiamo la media più bassa in europa di laureati. quelli che ci vanno, per la stragrande maggioranza dei casi è gente che vuole parcheggiarsi da qualche parte per ritardare l'ingresso nel mondo del lavoro = responsabilità = diventare adulti = sveglia presto tutte le mattine.
infatti per la stragrande maggioranza dei casi in italia si scelgono facoltà poco impegnative, infatti avrete tutti sentito parlare della penuria di laureati in facoltà tecniche e scientifiche.
dal momento che il primo obiettivo è studiare poco, ne consegue che si vuole massimizzare il tempo per il divertimento. e il divertimento, per chi ha tanto tempo a disposizione, riesce a essere ben più che una birretta e poi a nanna.

detto questo, poi, ci sono anche quelli che scelgono un corso di studi per passione, qualsiasi corso di studi, anche filologia anche papirologia etc. ma anche giurisprudenza eh! per carità!
tutti questi fanno parte delle "dovute eccezioni" da me citate nel post.

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