Di Charlotte Gainsbourgh si sanno diverse cose (?):
#1 figlia del grande Serge Gainsbourgh e di Jane Birkin;
#2 attrice discretamente brava e discretamente brutta: la ricorderete per Jane Eyre di Franco Zeffirelli, e 21 grammi di Alejandro Inarritu (quel regista inguardabile che ha diretto anche Babel);
#3 fresca vincitrice del premio per la migliore interpretazione femminile al Festival del Cinema di Cannes, con il film Anticristo di Lars Von Trier (che stimo molto, ma aspettiamo di vedere il film perché dice sia una roba per stomaci forti).
Ma forse non sapete che anche una discreta cantante (niente di eccezionale eh)... Certo quando poi le musiche te le scrivono gli Air... Sarei brava anche io, scusate.
Rispolveriamo quindi un dischino di qualche anno fa (canzone che dà il titolo all'album), che con quella vocina sussurrante e quella lieve atmosfera elettropop risulta decisamente rinfrescante. Non sembra anche a voi la sua voce come una brezza?
p.s. mi aspetto che Sushi John dichiari di amare (carnalmente) Charlotte Gainsbourg, sarebbe abbastanza intellettualnerdchic.
mercoledì 27 maggio 2009
domenica 24 maggio 2009
Ricetta pomodori gratinati
Note: di pomodori se ne mangia molti di più se sono cotti anziché crudi. Ottima idea cuocerli al forno, quindi, quando l'orto sta dando il meglio di sé, e non si sa più dove mettere i pomodori che sforna... So che non è un problema molto diffuso ma a casa mia succede, e così mi sono inventata questa ricetta ^_^
Calcolate 3 grossi pomodori ben maturi (consigliato il pomodoro canestrino, che ha pochi semi, oppure in generale pomodori di forma tondeggiante) per ciascuna persona. Lavate i pomodori, tagliateli a metà, strizzateli leggermente per far fuoriuscire gran parte dei semi. Tagliateli quindi a fette dello spessore di 1 cm abbondante.
Passateli su entrambi i lati nel pane grattugiato, premendo leggermente per fare aderire bene. Disponeteli ordinatamente in una teglia da forno di quelle da 8 persone, leggermente sovrammontati.
Condite con: olio d'oliva, sale, pepe, origano e due cucchiai di capperi preventivamente sciacquati sotto acqua corrente e strizzati.
Infornate per 30 minuti a 180°. Se vi piacciono più/meno abbrustoliti, prolungate/accorciate la cottura. Buon appetito!
Calcolate 3 grossi pomodori ben maturi (consigliato il pomodoro canestrino, che ha pochi semi, oppure in generale pomodori di forma tondeggiante) per ciascuna persona. Lavate i pomodori, tagliateli a metà, strizzateli leggermente per far fuoriuscire gran parte dei semi. Tagliateli quindi a fette dello spessore di 1 cm abbondante.
Passateli su entrambi i lati nel pane grattugiato, premendo leggermente per fare aderire bene. Disponeteli ordinatamente in una teglia da forno di quelle da 8 persone, leggermente sovrammontati.
Condite con: olio d'oliva, sale, pepe, origano e due cucchiai di capperi preventivamente sciacquati sotto acqua corrente e strizzati.
Infornate per 30 minuti a 180°. Se vi piacciono più/meno abbrustoliti, prolungate/accorciate la cottura. Buon appetito!
Etichette:
contorni,
cucina,
è maggio ma sembra già estate
sabato 23 maggio 2009
Se non fa notizia su "Chi", non fa notizia proprio
Il 10 maggio Bruno Tinti su Toghe Rotte firma il post "Il Dito e la Luna - quando il saggio mostra la luna, lo sciocco guarda il dito". Vale la pena non linkarlo ma quotarlo:
[...] Da molti anni Berlusconi è accusato di molte e gravi violazioni del codice penale e di altre leggi penali. [...] Ecco: tutto questo (e altro ancora, credo) avrebbe meritato molta più partecipazione critica da parte dei cittadini; molta di più di quella che, a quanto pare, tutti si sentono in dovere di esternare per le vicende dell’appena maggiorenne Noemi e delle numerose donne di spettacolo di cui Berlusconi si è circondato e che ha indubbiamente sponsorizzato.
Non voglio dire naturalmente che questi comportamenti non siano censurabili: sotto il profilo morale, se le ragioni della signora Veronica sono fondate; e anche sotto il profilo penale se dovesse risultare provato che l’attribuzione di cariche pubbliche o la candidatura a ben remunerati seggi politici null’altro costituisse se non la remunerazione di prestazioni affettive o sessuali. Ma di questo ultimo aspetto non vi è alcuna prova; e, quanto al primo, quello morale, debbo dire sconsolatamente che le trascorse vicende giudiziarie di Berlusconi mi paiono di ben maggiore rilevanza.
Caro Bruno Tinti, devo confessarti che, pur dando personalmente molta più rilevanza alle vicende giudiziarie di Scilvione che ai suoi gusti in fatto di donne (gusti, con conseguenti comportamenti), non avevo ancora portato avanti questa sagacissima osservazione che tu riporti. Non è da me! La polemica è il mio mestiere e forse sto perdendo colpi. Meno fornelli, più libelli?!
Detto questo sì, il clamore suscitato dalla vicenda-Noemi dà la misura dell'immaturità democratica che caratterizza le coscienze di gran parte degli italiani.
Del fatto che possa essere un corrotto corruttore manipolatore opportunista minidittatore oscurantista allergico alla democrazia in tutte le sue forme, chissenefrega. L'importante è giudicarlo perché intrattiene "rapporti" con una ragazzina. E' importante perché, mentre per quanto riguarda tutta la branca di possibilità prima citate, che siano vere o false a noialtri la vita non cambia (!), se invece Scilvione se la fa con una 17enne ci cambiano l'estratto conto / i nostri diritti civili / la rata del mutuo / la pensione / le opportunità di lavoro / etc.
Bravi, avanti così, dritti verso il baratro!
[...] Da molti anni Berlusconi è accusato di molte e gravi violazioni del codice penale e di altre leggi penali. [...] Ecco: tutto questo (e altro ancora, credo) avrebbe meritato molta più partecipazione critica da parte dei cittadini; molta di più di quella che, a quanto pare, tutti si sentono in dovere di esternare per le vicende dell’appena maggiorenne Noemi e delle numerose donne di spettacolo di cui Berlusconi si è circondato e che ha indubbiamente sponsorizzato.
Non voglio dire naturalmente che questi comportamenti non siano censurabili: sotto il profilo morale, se le ragioni della signora Veronica sono fondate; e anche sotto il profilo penale se dovesse risultare provato che l’attribuzione di cariche pubbliche o la candidatura a ben remunerati seggi politici null’altro costituisse se non la remunerazione di prestazioni affettive o sessuali. Ma di questo ultimo aspetto non vi è alcuna prova; e, quanto al primo, quello morale, debbo dire sconsolatamente che le trascorse vicende giudiziarie di Berlusconi mi paiono di ben maggiore rilevanza.
Caro Bruno Tinti, devo confessarti che, pur dando personalmente molta più rilevanza alle vicende giudiziarie di Scilvione che ai suoi gusti in fatto di donne (gusti, con conseguenti comportamenti), non avevo ancora portato avanti questa sagacissima osservazione che tu riporti. Non è da me! La polemica è il mio mestiere e forse sto perdendo colpi. Meno fornelli, più libelli?!
Detto questo sì, il clamore suscitato dalla vicenda-Noemi dà la misura dell'immaturità democratica che caratterizza le coscienze di gran parte degli italiani.
Del fatto che possa essere un corrotto corruttore manipolatore opportunista minidittatore oscurantista allergico alla democrazia in tutte le sue forme, chissenefrega. L'importante è giudicarlo perché intrattiene "rapporti" con una ragazzina. E' importante perché, mentre per quanto riguarda tutta la branca di possibilità prima citate, che siano vere o false a noialtri la vita non cambia (!), se invece Scilvione se la fa con una 17enne ci cambiano l'estratto conto / i nostri diritti civili / la rata del mutuo / la pensione / le opportunità di lavoro / etc.
Bravi, avanti così, dritti verso il baratro!
giovedì 21 maggio 2009
Ricetta fritto mistico
Note: può sembrare un piatto costoso, perché al ristorante costa caro. Ma noi lo faremo diventare un piatto accessibile con alcuni accorgimenti!
Andate in un supermercato e chiedete misto per fritto al banco del pesce. Vi daranno una poltiglia che comprende, in linea di massima:
- gamber(ett)i sgusciati
- ciuffi di totano (le codine del totano, staccate dal corpo)
- anelli di totano (il corpo del totano tagliato a fette trasversali)
Più raramente vi daranno calamari invece che totani. I calamari dovrebbero essere più pregiati, ma quanto a risultato finale, mi pare che quando son fritti hanno tutti lo stesso sapore.
Chiedete anche acciughe/alici piccole da friggere. Vi daranno dei pesciolini grigi lunghi circa 5 cm.
Calcolate che per ogni persona ci vorranno 150 g di materiale natante complessivo. Se siete in 3, quindi, chiedete 450 g. Consiglio la proporzione 1/3 pesciolini e 2/3 di misto per fritto. Dovreste quindi avere 300g di misto e 150 g di pesciolini.
Chiedete pure consiglio al pescivendolo, già che siete lì: potrebbe consigliarvi per esempio filetti di sardina, (economici) o di triglia (meno economici). Scegliete in base al vostro gusto ma sopratttutto in base al vostro estratto conto.
Arrivate a casa con questo bel po' di roba e passatela su carta assorbente per asciugarla dall'acqua che gocciola, ma non asciugatela troppo sennò la farina non si attacca.
Adesso non dovrete fare altro che passare il tutto nella farina, per renderlo pronto alla cottura. Dunque infarinate bene il tutto e poi buttate in una padella dove avrete fatto scaldare molto bene 3 dita di olio per friggere (olio di mais, di girasole, di semi vari...).
Il tempo di cottura complessivo è di pochi minuti, ma non si può dire con esattezza perché dipende dal grado di doratura che desiderate. Girate il fritto quando ritenete che sul lato inferiore abbia raggiunto il grado di doratura giusto.
Per togliere dall'olio quello che è pronto, usate la forchetta, tirando su un pezzo per volta, oppure il mestolo forato per prendere più pezzi insieme.
Fate sgocciolare su carta assorbente scuotendo un po', e solo dopo salate.
Non solo: lavate, spuntate e tagliate a bastoncini due zucchine, e ripetete tutto quanto sopra: passate i bastoncini nella farina, friggeteli fino a cottura giusta, scolateli, salateli.
Mescolate tutto quanto nel piatto da portata. Buon appetito!
A dispetto di quello che si pensa comunemente, il pesce non costa davvero "più della carne", perlomeno non tutto. Siamo tutti abituati a mangiare la carne, quindi quando vogliamo mangiare un secondo pensiamo subito a una fettina di manzo, la compriamo, pensando che abbia un prezzo commerciale.
In realtà c'è tanto pesce che costa meno... Inoltre, se il pesce è fritto ed è molto appetitoso (a chi non piace totani&gamberi&acciughe fritti?) ed è perdipiù "allungato" con un po' di verdura, riuscirà a dare soddisfazione e sazietà anche con porzioni contenute.
Andate in un supermercato e chiedete misto per fritto al banco del pesce. Vi daranno una poltiglia che comprende, in linea di massima:
- gamber(ett)i sgusciati
- ciuffi di totano (le codine del totano, staccate dal corpo)
- anelli di totano (il corpo del totano tagliato a fette trasversali)
Più raramente vi daranno calamari invece che totani. I calamari dovrebbero essere più pregiati, ma quanto a risultato finale, mi pare che quando son fritti hanno tutti lo stesso sapore.
Chiedete anche acciughe/alici piccole da friggere. Vi daranno dei pesciolini grigi lunghi circa 5 cm.
Calcolate che per ogni persona ci vorranno 150 g di materiale natante complessivo. Se siete in 3, quindi, chiedete 450 g. Consiglio la proporzione 1/3 pesciolini e 2/3 di misto per fritto. Dovreste quindi avere 300g di misto e 150 g di pesciolini.
Chiedete pure consiglio al pescivendolo, già che siete lì: potrebbe consigliarvi per esempio filetti di sardina, (economici) o di triglia (meno economici). Scegliete in base al vostro gusto ma sopratttutto in base al vostro estratto conto.
Arrivate a casa con questo bel po' di roba e passatela su carta assorbente per asciugarla dall'acqua che gocciola, ma non asciugatela troppo sennò la farina non si attacca.
Adesso non dovrete fare altro che passare il tutto nella farina, per renderlo pronto alla cottura. Dunque infarinate bene il tutto e poi buttate in una padella dove avrete fatto scaldare molto bene 3 dita di olio per friggere (olio di mais, di girasole, di semi vari...).
Il tempo di cottura complessivo è di pochi minuti, ma non si può dire con esattezza perché dipende dal grado di doratura che desiderate. Girate il fritto quando ritenete che sul lato inferiore abbia raggiunto il grado di doratura giusto.
Per togliere dall'olio quello che è pronto, usate la forchetta, tirando su un pezzo per volta, oppure il mestolo forato per prendere più pezzi insieme.
Fate sgocciolare su carta assorbente scuotendo un po', e solo dopo salate.
Non solo: lavate, spuntate e tagliate a bastoncini due zucchine, e ripetete tutto quanto sopra: passate i bastoncini nella farina, friggeteli fino a cottura giusta, scolateli, salateli.
Mescolate tutto quanto nel piatto da portata. Buon appetito!
A dispetto di quello che si pensa comunemente, il pesce non costa davvero "più della carne", perlomeno non tutto. Siamo tutti abituati a mangiare la carne, quindi quando vogliamo mangiare un secondo pensiamo subito a una fettina di manzo, la compriamo, pensando che abbia un prezzo commerciale.
In realtà c'è tanto pesce che costa meno... Inoltre, se il pesce è fritto ed è molto appetitoso (a chi non piace totani&gamberi&acciughe fritti?) ed è perdipiù "allungato" con un po' di verdura, riuscirà a dare soddisfazione e sazietà anche con porzioni contenute.
Doveva succedere, era questione di giorni
E infatti è successo.
La scatola dei biscotti per cani, solitamente posizionata in un mobile di cui tutti si dimenticano regolarmente l'esistenza, è stata da me spostata nel mobile dove si tiene la roba per la colazione dei gristiani. Così anche mipadre ogni tanto può ricordarsi di dare al cane un biscotto dei suoi, anziché una fetta biscottata.
Oggi però stava dando perlappunto una fetta biscottata al suddetto cane, per cui io:
- Babbo, dagli un biscotto per cani, l'ho messo nel mobile, apposta.
Interviene quindi mimadre, nota per non avere ancora accettato la sua presbiopia dopo anni che se la porta dietro, nota per non volersi mettere gli occhiali in ogni occasione in cui ce ne sarebbe bisogno, figuriamoci la colazione...
- Ah ecco perché avevano quel saporaccio!
Io ci avevo scommesso una cifra indecente.
Purtroppo avevo scommesso contro me stessa.
La scatola dei biscotti per cani, solitamente posizionata in un mobile di cui tutti si dimenticano regolarmente l'esistenza, è stata da me spostata nel mobile dove si tiene la roba per la colazione dei gristiani. Così anche mipadre ogni tanto può ricordarsi di dare al cane un biscotto dei suoi, anziché una fetta biscottata.
Oggi però stava dando perlappunto una fetta biscottata al suddetto cane, per cui io:
- Babbo, dagli un biscotto per cani, l'ho messo nel mobile, apposta.
Interviene quindi mimadre, nota per non avere ancora accettato la sua presbiopia dopo anni che se la porta dietro, nota per non volersi mettere gli occhiali in ogni occasione in cui ce ne sarebbe bisogno, figuriamoci la colazione...
- Ah ecco perché avevano quel saporaccio!
Io ci avevo scommesso una cifra indecente.
Purtroppo avevo scommesso contro me stessa.
domenica 17 maggio 2009
Ricetta pastafrolla
Note: con la pastafrolla si può fare tutto. Sbizzarritevi!
Fate ammorbidire 100g di burro, lavoratelo con la forchetta come una crema, mescolateci 100g di zucchero e 2 tuorli d'uovo.
Eventualmente potete aggiungere la scorza grattugiata di un limone, o una bustina di vanillina. Io questi sapori non li ho mai risentiti dopo la cottura, ma se siete tipi suggestionabili e vi fidate, provate a metterci anche l'uno o l'altro.
Aggiungete 250g di farina alla quale avrete preventivamente mescolato mezza bustina di lievito per dolci. Impastate velocemente con le mani, dopodiché potete:
1) stendere con il mattarello sulla spianatoia infarinata, ricavare biscotti con una formina, cuocerli in forno a 180° per una decina di minuti finché non li vedete dorare; all'impasto dei biscotti potete aggiungere granella di mandorle, granella di nocciole, pinoli, uvetta, gocce di cioccolato, altra frutta secca a pezzettini, insomma tutto quello di cui avete il coraggio;
2) foderarvi uno stampo (anche non imburrato, tanto di burro ce n'è già nella pasta) e riempire con crema pasticciera, o marmellata, o nutella (con la nutella non ho mai provato!), o crema di ricotta (forse, se vi comportate bene, seguirà ricetta); utilizzare la pasta avanzata per formare una "griglia" da disporre in superficie oppure dei pezzi ritagliati con le formine per biscotti, anche questi da adagiare in superficie; cuocere in forno a 180° per 40 minuti;
3) aggiungere lamelle di mandorle oppure pinoli, se preparate la torta con la crema o la nutella;
aggiungere fette di mele o di pere sulla superficie della crema prima di cuocere, sempre se preparate la torta con la crema;
aggiungere frutta fresca di vario tipo tagliata a pezzetti e disposta sopra dopo la cottura, ancora nel caso della torta alla crema.
Provate voi, adesso, a trovare altri modi in cui personalizzare questa ricetta secondo il vostro gusto. Fatemi sapere se avete bisogno della ricetta per qualche complemento. Buon appetito!
Fate ammorbidire 100g di burro, lavoratelo con la forchetta come una crema, mescolateci 100g di zucchero e 2 tuorli d'uovo.
Eventualmente potete aggiungere la scorza grattugiata di un limone, o una bustina di vanillina. Io questi sapori non li ho mai risentiti dopo la cottura, ma se siete tipi suggestionabili e vi fidate, provate a metterci anche l'uno o l'altro.
Aggiungete 250g di farina alla quale avrete preventivamente mescolato mezza bustina di lievito per dolci. Impastate velocemente con le mani, dopodiché potete:
1) stendere con il mattarello sulla spianatoia infarinata, ricavare biscotti con una formina, cuocerli in forno a 180° per una decina di minuti finché non li vedete dorare; all'impasto dei biscotti potete aggiungere granella di mandorle, granella di nocciole, pinoli, uvetta, gocce di cioccolato, altra frutta secca a pezzettini, insomma tutto quello di cui avete il coraggio;
2) foderarvi uno stampo (anche non imburrato, tanto di burro ce n'è già nella pasta) e riempire con crema pasticciera, o marmellata, o nutella (con la nutella non ho mai provato!), o crema di ricotta (forse, se vi comportate bene, seguirà ricetta); utilizzare la pasta avanzata per formare una "griglia" da disporre in superficie oppure dei pezzi ritagliati con le formine per biscotti, anche questi da adagiare in superficie; cuocere in forno a 180° per 40 minuti;
3) aggiungere lamelle di mandorle oppure pinoli, se preparate la torta con la crema o la nutella;
aggiungere fette di mele o di pere sulla superficie della crema prima di cuocere, sempre se preparate la torta con la crema;
aggiungere frutta fresca di vario tipo tagliata a pezzetti e disposta sopra dopo la cottura, ancora nel caso della torta alla crema.
Provate voi, adesso, a trovare altri modi in cui personalizzare questa ricetta secondo il vostro gusto. Fatemi sapere se avete bisogno della ricetta per qualche complemento. Buon appetito!
Lavorare stanca ma anche guadagnare e basta non va bene
Giovedì scorso ad Annozero si parlava di FIAT, della prevista fusione (accorpamento? associazione? accompagnamento di merende? non me ne intendo) con la OPEL, e della conseguente perdita di posti di lavoro in particolare alla FIAT.
In studio operai della FIAT dello stabilimento di Pomigliano D'Arco e operai di una fabbrica di componentistica che lavora principalmente per la FIAT, quindi fa parte del cosidetto "indotto" della FIAT.
Una lavoratrice di quest'ultima fabbrica prende la parola e spiega, con toni accalorati, che è in cassa integrazione lei e/o suoi colleghi, non ricordo, e che non sanno se dopo la cassa integrazione ci sarà il riavvio della produzione o il licenziamento. Questi i termini in cui si è espressa, più o meno, con tono molto polemico:
"Noi siamo a casa senza lavorare e non sappiamo se riprenderemo! Forse perderemo il lavoro e non lo sappiamo! Noi vogliamo delle risposte, vogliamo sapere che dopo questi n mesi la produzione riprenderà! Nono vogliamo che ci vengano a dire che non c'è più lavoro!".
Il che è un po' come dire:
1) Che qualcuno con la palla di cristallo deve dire loro come andranno le cose in FIAT, in OPEL, sui mercati mondiali, tra n mesi, considerando tra l'altro la crisi mondiale dell'economia sulla quale nessuno, nessuno può permettersi di fare previsioni, adesso;
2) Che stare a casa senza lavorare ma con la cassa integrazione che è tipo l'80% di uno stipendio, pagato con le tasse dei cittadini, è un diritto scontato e anzi giammai ringraziare il contribuente per questo;
3) Che tutti gli stronzi come me e come la stragrande maggioranza degli italiani, che non lavorano in una ipermegamaxiazienda per la quale i sindacati hanno fatto un accordo con lo Stato, accordo che prevede la cassa integrazione pagata dalle tasche del contribuente, possono pure andare a fanculo. I dipendenti della fabbrica tessile a 3 km da casa mia che sono stati mandati a casa in CENTOQUARANTA, e non in cassa integrazione, a casa, e cercatevi pure un altro lavoro, possono andare a fanculo. Loro però continueranno a pagare le tasse, questi, centoquaranta, e parte di queste tasse pagheranno la cassa integrazione alla signora di cui sopra e ai suoi colleghi.
Giusta la cassa integrazione, bravi. Però facciamo una cosa, magari: prima diamola a tutti gli italiani, tutti i dipendenti di tutte le aziende che rischiano di chiudere, tutti i commercianti quando non riescono a vendere, tutti i liberi professionisti quando non ottengono nuovi incarichi. Dopo, chi vuole, si lamenti anche di essere a casa a guadagnare senza lavorare, se lo ritiene opportuno.
In studio operai della FIAT dello stabilimento di Pomigliano D'Arco e operai di una fabbrica di componentistica che lavora principalmente per la FIAT, quindi fa parte del cosidetto "indotto" della FIAT.
Una lavoratrice di quest'ultima fabbrica prende la parola e spiega, con toni accalorati, che è in cassa integrazione lei e/o suoi colleghi, non ricordo, e che non sanno se dopo la cassa integrazione ci sarà il riavvio della produzione o il licenziamento. Questi i termini in cui si è espressa, più o meno, con tono molto polemico:
"Noi siamo a casa senza lavorare e non sappiamo se riprenderemo! Forse perderemo il lavoro e non lo sappiamo! Noi vogliamo delle risposte, vogliamo sapere che dopo questi n mesi la produzione riprenderà! Nono vogliamo che ci vengano a dire che non c'è più lavoro!".
Il che è un po' come dire:
1) Che qualcuno con la palla di cristallo deve dire loro come andranno le cose in FIAT, in OPEL, sui mercati mondiali, tra n mesi, considerando tra l'altro la crisi mondiale dell'economia sulla quale nessuno, nessuno può permettersi di fare previsioni, adesso;
2) Che stare a casa senza lavorare ma con la cassa integrazione che è tipo l'80% di uno stipendio, pagato con le tasse dei cittadini, è un diritto scontato e anzi giammai ringraziare il contribuente per questo;
3) Che tutti gli stronzi come me e come la stragrande maggioranza degli italiani, che non lavorano in una ipermegamaxiazienda per la quale i sindacati hanno fatto un accordo con lo Stato, accordo che prevede la cassa integrazione pagata dalle tasche del contribuente, possono pure andare a fanculo. I dipendenti della fabbrica tessile a 3 km da casa mia che sono stati mandati a casa in CENTOQUARANTA, e non in cassa integrazione, a casa, e cercatevi pure un altro lavoro, possono andare a fanculo. Loro però continueranno a pagare le tasse, questi, centoquaranta, e parte di queste tasse pagheranno la cassa integrazione alla signora di cui sopra e ai suoi colleghi.
Giusta la cassa integrazione, bravi. Però facciamo una cosa, magari: prima diamola a tutti gli italiani, tutti i dipendenti di tutte le aziende che rischiano di chiudere, tutti i commercianti quando non riescono a vendere, tutti i liberi professionisti quando non ottengono nuovi incarichi. Dopo, chi vuole, si lamenti anche di essere a casa a guadagnare senza lavorare, se lo ritiene opportuno.
giovedì 14 maggio 2009
Ricetta pastasciutta con ragù di verdure e ricotta salata
Note: questa settimana una ricetta in più, perché sono a letto con il raffreddore... C'ho un fisico peggio di Klara Seseman e Colin Craven messi insieme.
Per 3 persone: procuratevi 1 zucchina, mezzo peperone giallo e mezzo peperone rosso, una piccola melanzana, 2 scalogni (o mezza cipolla).
Sbucciate gli scalogni, lavate tutte le altre verdure, dopodiché tagliate il tutto prima a fette sottili, poi a bastoncini, infine a dadini molto piccoli.
Scottate il tutto in acqua bollente per 1 minuto, scolate con un colapasta o un mestolo forato, poi trasferite in una padella con olio d'0liva e sale, e soffriggete per un paio di minuti.
Nel frattempo cuocete la pasta in acqua salata, scolatela e trasferitela nella padella. Fate saltare la pasta insieme alle verdure per un paio di minuti, aggiungete pepe macinato se lo gradite e una abbondante spolverata di ricotta salata stagionata grattugiata - si può sostituire con Parmigiano Reggiano ma non è proprio la stessa cosa. Mescolate con cura per fare sciogliere leggermente la ricotta ed amalgamare i sapori.
Servite la pasta nei piatti ed eventualmente aggiungete ancora ricotta grattugiata spolverata sopra. Buon appetito!
Per 3 persone: procuratevi 1 zucchina, mezzo peperone giallo e mezzo peperone rosso, una piccola melanzana, 2 scalogni (o mezza cipolla).
Sbucciate gli scalogni, lavate tutte le altre verdure, dopodiché tagliate il tutto prima a fette sottili, poi a bastoncini, infine a dadini molto piccoli.
Scottate il tutto in acqua bollente per 1 minuto, scolate con un colapasta o un mestolo forato, poi trasferite in una padella con olio d'0liva e sale, e soffriggete per un paio di minuti.
Nel frattempo cuocete la pasta in acqua salata, scolatela e trasferitela nella padella. Fate saltare la pasta insieme alle verdure per un paio di minuti, aggiungete pepe macinato se lo gradite e una abbondante spolverata di ricotta salata stagionata grattugiata - si può sostituire con Parmigiano Reggiano ma non è proprio la stessa cosa. Mescolate con cura per fare sciogliere leggermente la ricotta ed amalgamare i sapori.
Servite la pasta nei piatti ed eventualmente aggiungete ancora ricotta grattugiata spolverata sopra. Buon appetito!
martedì 12 maggio 2009
Trenitalia io ti odio (pubblicato anche su www.sullanotizia.com)
Chi viaggia regolarmente in treno ci avrà fatto caso: negli ultimi anni sempre meno treni intercity, che fanno sempre più fermate (e quindi assomigliano a dei treni interregionali), sempre più eurostar, e adesso tanti eurostar quanti treni ad "alta velocità".
Il potenziale viaggiatore che volesse prendere un intercity si trova davanti alla seguente scelta: un intercity al mattino, uno al pomeriggio. In compenso, più di un treno "veloce" ogni ora.
Il fatto che ci siano così tanti treni veloci serve senza dubbio ad invogliare gli utenti a prenderli: più facile scegliere l'orario giusto, e si arriva prima. E di conseguenza, meno intercity, perché si suppone che la quantità di gente in movimento sia più o meno sempre la stessa.
Inoltre, offerte speciali per chi prende il treno superveloce: praticamente, secondo l'attuale promozione, costa la stessa cifra la tratta Milano-Roma o la tratta Firenze-Roma.
Fin qui tutto bene, ma proviamo a fare un po' di conti. 39,90 euro per andare da Firenze a Roma, contro i 26,50 euro dell'intercity. Pensiamo a quanti studenti e lavoratori fuori sede devono prendere questo treno (andata + ritorno) tutte le settimane: quei 13 euro di differenza (che con il viaggio di ritorno diventano 26) moltiplicati per 4 fine settimana ogni mese possono fare la differenza nelle tasche dei viaggiatori. E negli ultimi mesi si parla tanto di crisi, giusto?
Allora come si può pensare che solo perché ci viene molto più sponsorizzato il treno veloce rispetto all'intercity, improvvisamente, magicamente, tutti possiamo permetterci di pagare il prezzo del treno veloce? Possono programmare 20 eurostar/alta velocità al giorno contro 2 soli intercity, ma chi non può permettersi l'eurostar continuerà a non poterselo permettere. E continuerà a comprare il biglietto dell'intercity. A costo di viaggiare in piedi, di non avere aria da respirare, pigiati in 10 nello spazio tra una carrozza e l'altra. A costo di viaggiare come bestie nei carri merci, insomma. E' questo quello che è successo a Roma domenica 3 maggio, dopo un fine settimana di "ponte" e quindi di massicci viaggi verso la capitale: una fiumana di gente si è riversata sull'intercity per Milano, l'unico treno a portata delle loro tasche, mentre i treni più costosi e più veloci rimanevano comodamente mezzi vuoti. Scene di disagio, rabbia, umiliazione si sono avvicendate su quel treno, dove viaggiatori impotenti hanno dovuto rassegnarsi a viaggiare trattenendo il respiro per il doppio del tempo previsto (clamorosi ritardi e misteriose, interminabili soste di cui il capotreno non ha ritenuto dover informare i passeggeri, nonostante l'altoparlante perfettamente funzionante), su un treno per il quale avevano regolarmente pagato un biglietto non salatissimo, ma certo nemmeno una cifra trascurabile.
Se la strategia è questa, signor Moretti, per convincerci tutti che l'alta velocità "accorcia le distanze, fa crescere il paese", temo che dobbiate rivedere qualcosa: qui c'è solo una forbice che si allarga, di quelli che già stavano bene prima (potevano permettersi l'eurostar) e adesso stanno meglio (perché con l'alta velocità risparmiano ben alcune decine di minuti!), contro quelli che prima stavano un po' meno bene, ma non si lamentavano (potevano permettersi l'intercity, ai tempi un treno più che dignitoso), e adesso stanno assai peggio, pigiati come vacche su quel convoglio bestiame che ancora - per ora - si chiama intercity.
Il potenziale viaggiatore che volesse prendere un intercity si trova davanti alla seguente scelta: un intercity al mattino, uno al pomeriggio. In compenso, più di un treno "veloce" ogni ora.
Il fatto che ci siano così tanti treni veloci serve senza dubbio ad invogliare gli utenti a prenderli: più facile scegliere l'orario giusto, e si arriva prima. E di conseguenza, meno intercity, perché si suppone che la quantità di gente in movimento sia più o meno sempre la stessa.
Inoltre, offerte speciali per chi prende il treno superveloce: praticamente, secondo l'attuale promozione, costa la stessa cifra la tratta Milano-Roma o la tratta Firenze-Roma.
Fin qui tutto bene, ma proviamo a fare un po' di conti. 39,90 euro per andare da Firenze a Roma, contro i 26,50 euro dell'intercity. Pensiamo a quanti studenti e lavoratori fuori sede devono prendere questo treno (andata + ritorno) tutte le settimane: quei 13 euro di differenza (che con il viaggio di ritorno diventano 26) moltiplicati per 4 fine settimana ogni mese possono fare la differenza nelle tasche dei viaggiatori. E negli ultimi mesi si parla tanto di crisi, giusto?
Allora come si può pensare che solo perché ci viene molto più sponsorizzato il treno veloce rispetto all'intercity, improvvisamente, magicamente, tutti possiamo permetterci di pagare il prezzo del treno veloce? Possono programmare 20 eurostar/alta velocità al giorno contro 2 soli intercity, ma chi non può permettersi l'eurostar continuerà a non poterselo permettere. E continuerà a comprare il biglietto dell'intercity. A costo di viaggiare in piedi, di non avere aria da respirare, pigiati in 10 nello spazio tra una carrozza e l'altra. A costo di viaggiare come bestie nei carri merci, insomma. E' questo quello che è successo a Roma domenica 3 maggio, dopo un fine settimana di "ponte" e quindi di massicci viaggi verso la capitale: una fiumana di gente si è riversata sull'intercity per Milano, l'unico treno a portata delle loro tasche, mentre i treni più costosi e più veloci rimanevano comodamente mezzi vuoti. Scene di disagio, rabbia, umiliazione si sono avvicendate su quel treno, dove viaggiatori impotenti hanno dovuto rassegnarsi a viaggiare trattenendo il respiro per il doppio del tempo previsto (clamorosi ritardi e misteriose, interminabili soste di cui il capotreno non ha ritenuto dover informare i passeggeri, nonostante l'altoparlante perfettamente funzionante), su un treno per il quale avevano regolarmente pagato un biglietto non salatissimo, ma certo nemmeno una cifra trascurabile.
Se la strategia è questa, signor Moretti, per convincerci tutti che l'alta velocità "accorcia le distanze, fa crescere il paese", temo che dobbiate rivedere qualcosa: qui c'è solo una forbice che si allarga, di quelli che già stavano bene prima (potevano permettersi l'eurostar) e adesso stanno meglio (perché con l'alta velocità risparmiano ben alcune decine di minuti!), contro quelli che prima stavano un po' meno bene, ma non si lamentavano (potevano permettersi l'intercity, ai tempi un treno più che dignitoso), e adesso stanno assai peggio, pigiati come vacche su quel convoglio bestiame che ancora - per ora - si chiama intercity.
domenica 10 maggio 2009
Ricetta insalata di verdure al forno
Note: vista la prolungata cottura al forno, non vale la pena di preparare questo piatto per poche persone: si consiglia di prepararlo almeno per tre persone, e se avanza è buono anche il giorno dopo.
Le proporzioni tra le verdure possono variare in base alle preferenze di chi mangia e in base alla disponibilità in cucina; indicativamente, queste possono essere le dosi per 3 persone.
Sbucciate 3 patate e 4 carote, tagliatele a bastoncini. Tagliate a bastoncini anche 3 zucchine lunghe. Tagliate a spicchi sottili 1 cipolla e 1 grosso finocchio.
Cuocete in acqua a bollore e salata tutte le verdure tranne la cipolla, per 3 minuti.
Scolatele e versatele in una pirofila di dimensione 8 porzioni (facendo riferimento alle pirofile usa e getta in alluminio).
Aggiungete la cipolla e condite tutto con olio d'oliva, sale, pepe, oppure con olio e un mix aromatico per arrosti.
Cuocete per 30 minuti a 180° o eventualmente più a lungo, in base a come preferite la "doratura".
Buon appetito!
Le proporzioni tra le verdure possono variare in base alle preferenze di chi mangia e in base alla disponibilità in cucina; indicativamente, queste possono essere le dosi per 3 persone.
Sbucciate 3 patate e 4 carote, tagliatele a bastoncini. Tagliate a bastoncini anche 3 zucchine lunghe. Tagliate a spicchi sottili 1 cipolla e 1 grosso finocchio.
Cuocete in acqua a bollore e salata tutte le verdure tranne la cipolla, per 3 minuti.
Scolatele e versatele in una pirofila di dimensione 8 porzioni (facendo riferimento alle pirofile usa e getta in alluminio).
Aggiungete la cipolla e condite tutto con olio d'oliva, sale, pepe, oppure con olio e un mix aromatico per arrosti.
Cuocete per 30 minuti a 180° o eventualmente più a lungo, in base a come preferite la "doratura".
Buon appetito!
venerdì 8 maggio 2009
Ma siamo impazziti
In conseguenza del terremoto di un mese fa in Abruzzo, il Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI) scrive a tutti gli Ordini degli Ingegneri delle Province italiane e dice: "Caro Presidente dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di (Pistoia, per esempio), scrivi ai tuoi ingegneri e chiedi se ci sono volontari per andare a fare sopralluoghi: per stimare i danni e per suggerire gli interventi di riparazione agli edifici da salvare.
Il volontariato consisterà nel partire per 3 giorni, a squadre di 3 ingegneri, di viaggiare a proprie spese ma di avere vitto e alloggio nella tendopoli della Protezione Civile della Regione (Toscana, per esempio)".
Il nostro Presidente ci scrive e in numerosi rispondiamo all'appello. Sappiamo che se ci chiamano partiremo da maggio in avanti.
Il 29 di aprile il CNI inoltra agli Ordini degli Ingegneri di tutta Italia una comunicazione che proviene dalla Protezione Civile nazionale, nella quale si dicono cose del tutto diverse da quelle già dette, e però il CNI non si prende nemmeno il disturbo di scrivere: scusate, avevamo capito male, ci deve essere stato un disguido, ci informeremo meglio...
Questo, in sintesi, ciò che chiede la Protezione Civile:
"entro domani fateci sapere chi è disposto a partire lunedì prossimo [5 giorni di preavviso, quindi] per stare via [non 3, bensì] 8 giorni, a vostre spese sia il viaggio sia per quanto riguarda vitto e alloggio".
P r a t i c a m e n t e:
venite qua a fare volontariato,
state una settimana e un giorno senza lavorare e quindi senza guadagnare perché siete liberi professionisti,
e poi vi dovete anche pagare un soggiorno di una settimana in albergo, pasti compresi.
Ci stava bene anche un bel: e andate pure a fanculo, non trovate?
Ho preso tutta la documentazione che riguardava la vicenda, ho creata una cartella, e l'ho nascosta nei più reconditi meandri del finder, sperando di dimenticarmi presto le mie velleità di volontariato. Titolo della cartella: ma siamo impazziti.
p.s. lo sapevate che la carne va salata sempre a fine cottura, non all'inizio? Il sale attira i liquidi e quindi fa uscire i succhi, quindi se salate la carne prima di cuocerla potrebbe risultare troppo asciutta e anche un po' dura, alla fine.
Il volontariato consisterà nel partire per 3 giorni, a squadre di 3 ingegneri, di viaggiare a proprie spese ma di avere vitto e alloggio nella tendopoli della Protezione Civile della Regione (Toscana, per esempio)".
Il nostro Presidente ci scrive e in numerosi rispondiamo all'appello. Sappiamo che se ci chiamano partiremo da maggio in avanti.
Il 29 di aprile il CNI inoltra agli Ordini degli Ingegneri di tutta Italia una comunicazione che proviene dalla Protezione Civile nazionale, nella quale si dicono cose del tutto diverse da quelle già dette, e però il CNI non si prende nemmeno il disturbo di scrivere: scusate, avevamo capito male, ci deve essere stato un disguido, ci informeremo meglio...
Questo, in sintesi, ciò che chiede la Protezione Civile:
"entro domani fateci sapere chi è disposto a partire lunedì prossimo [5 giorni di preavviso, quindi] per stare via [non 3, bensì] 8 giorni, a vostre spese sia il viaggio sia per quanto riguarda vitto e alloggio".
P r a t i c a m e n t e:
venite qua a fare volontariato,
state una settimana e un giorno senza lavorare e quindi senza guadagnare perché siete liberi professionisti,
e poi vi dovete anche pagare un soggiorno di una settimana in albergo, pasti compresi.
Ci stava bene anche un bel: e andate pure a fanculo, non trovate?
Ho preso tutta la documentazione che riguardava la vicenda, ho creata una cartella, e l'ho nascosta nei più reconditi meandri del finder, sperando di dimenticarmi presto le mie velleità di volontariato. Titolo della cartella: ma siamo impazziti.
p.s. lo sapevate che la carne va salata sempre a fine cottura, non all'inizio? Il sale attira i liquidi e quindi fa uscire i succhi, quindi se salate la carne prima di cuocerla potrebbe risultare troppo asciutta e anche un po' dura, alla fine.
martedì 5 maggio 2009
Un tempo la chiamavano soap opera; ora, più che soap...
Vi invito a non mangiare mai all'ora di Beautiful, specialmente se sintonizzati su Beautiful. Io lo faccio ormai da 20 anni, ufficialmente perché tornava bene con l'orario di uscita da scuola, poi perché ormai ci avevo preso l'abitudine, infine perché il vero motivo è che voglio guardare Beautiful. Beautiful, ovvero la certezza che puoi staccare il cervello, rilassarti, ed essere sicura che non ti si vuole insegnare niente né proporre qualcosa di preteso reale, ma solo mostrarti quanto la fantasia di tutti i membri della famiglia Bell sia sconfinata.
Il motivo dello sconsiglio è questo: lo spot interno alla puntata è un coacervo delle maggiori schifezze registrate nel mondo della pubblicità. Stranamente, o forse non a caso (? Gli esperti di marketing mi illuminino). Si va dagli assorbenti femminili ai pannolini per bambini, al wc net e soprattutto l'idraulico liquido, con annessa simulazione dello sporco che risale dal tubo di scarico dell'acquaio. Immaginate cosa vuol dire tutto questo mentre stai mangiando (immaginatelo soltanto, vi consiglio di non provarlo).
Diciamo che dopo anni mi ero rassegnata a tutto questo, e ci avevo fatto un certo callo. Cercavo di non guardare lo schermo, di abbassare il volume in tempo... Ma ieri è arrivata la stoccata finale (con tanto, anche qui, di simulazione del caro attrezzo in azione), il colpo basso che nemmeno nel vale tudo sarebbe concesso.
Ieri sono andata proprio in crisi, ho avuto voglia davvero di correre in bagno. Idea: perché, dopo aver trasmesso sì ameni spot, non concludono lo spazio con anche la reclame del Plasil?
p.s. la pasta e il riso si cuociono sempre a pentola scoperta, e a fiamma alta. Specialmente la pasta, perché se l'acqua bolle appena durante la cottura, lo strato di semola esterno tende a perdere consistenza e a "sciogliersi" prima che anche gli strati più interni siano cotti.
Il motivo dello sconsiglio è questo: lo spot interno alla puntata è un coacervo delle maggiori schifezze registrate nel mondo della pubblicità. Stranamente, o forse non a caso (? Gli esperti di marketing mi illuminino). Si va dagli assorbenti femminili ai pannolini per bambini, al wc net e soprattutto l'idraulico liquido, con annessa simulazione dello sporco che risale dal tubo di scarico dell'acquaio. Immaginate cosa vuol dire tutto questo mentre stai mangiando (immaginatelo soltanto, vi consiglio di non provarlo).
Diciamo che dopo anni mi ero rassegnata a tutto questo, e ci avevo fatto un certo callo. Cercavo di non guardare lo schermo, di abbassare il volume in tempo... Ma ieri è arrivata la stoccata finale (con tanto, anche qui, di simulazione del caro attrezzo in azione), il colpo basso che nemmeno nel vale tudo sarebbe concesso.
Ieri sono andata proprio in crisi, ho avuto voglia davvero di correre in bagno. Idea: perché, dopo aver trasmesso sì ameni spot, non concludono lo spazio con anche la reclame del Plasil?
p.s. la pasta e il riso si cuociono sempre a pentola scoperta, e a fiamma alta. Specialmente la pasta, perché se l'acqua bolle appena durante la cottura, lo strato di semola esterno tende a perdere consistenza e a "sciogliersi" prima che anche gli strati più interni siano cotti.
lunedì 4 maggio 2009
Ricetta bocconcini di pollo al latte
Note: si può preparare anche con il tacchino, più economico ma meno delicato.
Calcolate una porzione abbondante di petto di pollo per ciascuna persona, quindi 400g per 2 persone.
Tagliatelo a pezzettini, che con la cottura appariranno "meno" della fettina intera.
Passate i pezzettini nella farina, poi fateli dorare in padella, dove avrete fatto scaldare un pezzo di burro (con il burro anziché l'olio il risultato sarà più morbido e più gustoso). Salate.
A questo punto versate nella padella un bicchiere di latte, con il fornello ancora acceso, e mescolate in continuazione finché gran parte del latte non sarà stato assorbito e non si sarà formata una cremina. Quindi potete spengere. Aggiungete pepe macinato, e buon appetito.
Abbinamento consigliato: purè di patate.
Calcolate una porzione abbondante di petto di pollo per ciascuna persona, quindi 400g per 2 persone.
Tagliatelo a pezzettini, che con la cottura appariranno "meno" della fettina intera.
Passate i pezzettini nella farina, poi fateli dorare in padella, dove avrete fatto scaldare un pezzo di burro (con il burro anziché l'olio il risultato sarà più morbido e più gustoso). Salate.
A questo punto versate nella padella un bicchiere di latte, con il fornello ancora acceso, e mescolate in continuazione finché gran parte del latte non sarà stato assorbito e non si sarà formata una cremina. Quindi potete spengere. Aggiungete pepe macinato, e buon appetito.
Abbinamento consigliato: purè di patate.
Iscriviti a:
Post (Atom)